Di fatto la Microlino 2.0 prende spunto dalla storica microvettura che venne prodotta dalla casa automobilistica italiana, la Iso di Bresso, tra il 1953 e il 1956, su licenza BMW, tra il 1955 e il 1962.
La BMW Isetta, nel 1955, è stata la prima automobile al mondo, prodotta in serie, a basso consumo di carburante.
Sta completando gli ultimi test di collaudo prima di dare il via alla produzione di serie il cui inizio è previsto per il prossimo anno, nonostante tutte le difficoltà create dalla pandemia in atto.
Inizialmente saranno prodotti cinque prototipi diretti ad ottenere l’omologazione su strada.
Il progetto iniziale si è pian piano evoluto in nome della sicurezza utilizzando ora la piattaforma con le sezioni in alluminio e sospensioni posteriori indipendenti.
Le batterie adottano la tecnologia litio-Nmc, acronimo di nichel-manganese-cobalto e dovrebbero garantire circa 200 km di autonomia nel ciclo WLTP, rendendola perfetta per i piccoli spostamenti giornalieri, a fronte di una potenza massima del propulsore contenuta entro i 15 kW.
La Casa costruttrice ha fornito le prime immagini della micro-vettura e tra le caratteristiche principali risalta la portiera frontale, tipica della Isetta, la barra anteriore luminosa a led e quella posteriore che comprende gli indicatori di direzione, le luci posteriori e le luci di stop.
Nell’abitacolo è posizionatoun doppio display per il quadro strumenti e per le principali funzioni della vettura, incluso il climatizzatore.
Si tratta sicuramente di una citycar per certi versi “esclusiva” perché rivolta ad un pubblico che ama distinguersi ma che è anche attento alla mobilità urbana, del resto smart insegna, nelle grandi metropoli le auto di piccole dimensioni sono vincenti!