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Fiat 131 Abarth – Venduta per oltre 300.000 euro!

Published by
Marco Lasala
Tempo di lettura: 2 minuti

Fiat 131 Abarth è da sempre un oggetto di culto fra gli appassionati soprattutto nella versione usata nelle prove speciale dei rally.

Se poi questa vettura la si associa a Walter Röhrl , la memoria corre al Rally di Sanremo del 1980 nel quale la Fiat 131 Abarth ne usci vincitrice.

Ebbene proprio questa vettura targata TO V33681 con il numero di telaio 0388232 è stata aggiudicata all’asta da RM Sotheby’s per oltre 330 mila euro.

La vettura dopo la  vittoria conseguita nel Rally di Sanremo partecipò anche al  Tour de Corse affidata ad Attilio Bettega e Arnaldo Bernacchini.

La 131 Abarth ex Walter Röhrl  fu utilizzata da Tonino Tognana nel 1981 conquistando due volte il podio, pur se al terzo posto,  al Rally del Ciocco e al Rally della Lana.

La stessa vettura fu poi affidata a Dario Cerrato per partecipare al Rally di Montecarlo concluso all’undicesimo posto. Nel 1982 con la guida di Gabriele Noberasco  la stessa Abarth ottenne per tre volte dei piazzamenti nei primi dieci posti delle prove speciali italiane.

L’ultima gara sembra che risalga al Rally di Carmagnola con la guida di Evasio Liprandi nel giugno del 1983.

La vettura poteva fare affidamento su una carrozzeria lavorata da Bertone con portiere e passaruota in fibra di vetro ma la competitività deriva dall’adozione delle sospensioni MacPherson a ruote indipendenti.

La vettura poteva contare  su un  motore  2 litri a 4 cilindri realizzato da Lampredi  che erogava 140  CV  con   cambio  a  cinque rapporti.

Per ottenere l’omologazione nel Gruppo 4 FIA, la Fiat 131 Abarth venne realizzata in 400 esemplari.

Il prezzo di acquisto della vettura, nonostante la mancanza della  livrea Alitalia,  è  giustificato dai documenti originali con tutta una serie di ricambi originali, oltre alle copie dei certificati di iscrizione al Rally di Sanremo del 1980 .

Un aneddoto fa risalire la mancanza della livrea Alitalia ad uno sciopero che bloccava gli stabilimenti Fiat ed il reparto corse  con l’uscita delle vetture dalla fabbrica , quasi di nascosto, facendole passare per vetture di serie.

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