Il numero di auto aziendali soprattutto negli ultimi anni è aumentato notevolmente, in Italia il parco circolante sarebbe notevole.
Ma gli italiani amano la sicurezza e soprattutto la tecnologica.
L’installazione di questo dispositivo reca numerosi vantaggi al gestore di flotte aziendali.
Dalla geolocalizzazione all’ottimizzazione dei percorsi, dalle percorrenze chilometri ai consumi e stili di guida, la scatola nera, permette di tenere sotto controllo numerosi parametri e di massimizzare l’efficienza di una vettura.
Su uno studio condotto su 82 azienda titolari di parchi auto di grandi, medie e medio-piccole dimensioni, su circa 81.000 unità, oltre il 50% è dotato di scatola nera.
I gestori di flotte aziendali sfruttano i dati raccolti dalle scatole nere delle loro auto, per aumentarne l’efficienza, analizzando conseguentemente sinistri, consumi, manutenzione e possibilmente programmando interventi straordinari.
Tuttavia sempre secondo questa indagine condotta su di un campione considerevole di vetture, alcuni dati, come ad esempio la geolocalizzazione o i chilometri percorsi quotidianamente, sarebbe ancora poso analizzati e sfruttati, per via della privacy.
Prima di tutto aumenta considerevolmente la sicurezza per il conducente, ma al tempo stesso diminuiscono anche i costi di gestione dei veicoli.
Sono sempre più le assicurazioni che, in caso di installazione di una black box, prevedono notevoli vantaggi e abbattimenti di costi delle polizze.
Se invece viene analizzata l’attuale situazione, il 26% degli intervistati, sempre secondo lo studio condotto da Top Thousand, ha intenzione di continuare ed anzi, aumentare, il numero delle black box entro la fine dell’anno, mentre ben il 50% è indifferente da un suo possibile utilizzo ed il 16% non è favorevole all’installazione.
Di base, resta il fatto che molte aziende vogliono attendere la fine della pandemia, per valutare o un possibile cambio auto o l’estensione alle intere flotte aziendali, di questo utile quanto sicuro dispositivo.