I risultati in Formula 1 scarseggiano così a Modena stanno lavorando anche sul futuro e nuovo simulatore Ferrari
Sarà costruito in un edificio completamente nuovo, in un’area che sarà dedicata solo alla simulazione delle corse, una tecnologia che rimpiazzerà quella vecchia, seppur ancora evoluta.
Charles Leclerc e Carlos Sainz Junior potranno così dedicarsi alla messa a punto della monoposto, proprio come se fossero realmente in pista!
In gergo viene chiamato ragno, per via della sua forma, e sarà sospeso, simulando nelle sue oscillazioni e reazioni, realmente una monoposto di Formula 1
La nuova costruzione non ospiterà unicamente il rinnovato simulatore Ferrari ma anche altri reparti della gestione sportiva
Questi attualmente si trovano in prefabbricati, vista l’assenza di spazio, del resto la struttura storica è stata rivista qualche anno fa ma i lavori al suo interno continuano.
Intanto per la tappa di Portimao, la Scuderia di Maranello ha previsto un upgrade aerodinamico per la sua SF1000.
La dodicesima prova della stagione 2020 sarà un’ulteriore opportunità per la Scuderia per proseguire nel piano di sviluppo della SF1000. Ne abbiamo parlato con Enrico Cardile, Head of Performance Development.
“Già a Sochi avevamo introdotto alcune piccole modifiche all’aerodinamica della monoposto, cui se ne sono aggiunte altre al Nurburgring” – spiega il tecnico aretino – “A Portimao avremo un’ulteriore sviluppo, concentrato sul diffusore, che completerà il programma predisposto nei mesi scorsi”.
Che cosa ti aspetti dal pacchetto completo?
“La cosa più importante è avere la conferma che la direzione di sviluppo che abbiamo preso sia quella giusta. Le indicazioni raccolte negli ultimi Gran Premi sono positive e speriamo che accada altrettanto in questo fine settimana.
Dobbiamo tener presente che mai come quest’anno il lavoro di sviluppo della vettura è funzionale alla stagione successiva.
Detto questo, contiamo anche di vedere un miglioramento nella prestazione della SF1000: sarebbe molto utile per poterci rimettere perlomeno alla guida di quel gruppo di vetture e piloti che attualmente si gioca in pochissimi decimi le posizioni sulla griglia dalla quarta in giù.
Quest’anno solamente in poche occasioni abbiamo potuto lottare per un posto al sole della seconda o terza fila e il nostro obiettivo da qui a dicembre è di essere costantemente in lizza per quelle posizioni.
Poi, proprio perché i rapporti di forza sono molto ravvicinati, sappiamo che basta un niente per essere quarti o dodicesimi ma questo fa parte del gioco”.
Guardando già all’anno prossimo, alla luce dei cambi regolamentari decisi negli ultimi mesi, quali sono le aree dove pensi sia più possibile trovare della prestazione?
“Premesso che ogni team ha la sua filosofia di progetto, da parte nostra riteniamo che sia il retrotreno l’area dove ci sono più margini.
Lo dico non soltanto perché è in quella parte della monoposto dove sono state introdotte delle modifiche piuttosto rilevanti al regolamento tenico ma anche perché siamo convinti che, per come la nostra vettura è stata impostata, si possa davvero ottenere un progresso significativo.
È per questo che abbiamo deciso di spendere i due gettoni permessi dal regolamento proprio lì.
Ricordiamoci infatti che l’anno prossimo, infatti, non si potranno modificare tutte le componenti base della vettura ma solo alcune, il cui valore è determinato dalla FIA in gettoni: ogni squadra ne ha due a disposizione”.
Ci saranno anche limitazioni ulteriori al numero di ore di prove disponibili in galleria del vento?