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Un tre cilindri turbo per la nuova Jeep Renegade

Tempo di lettura: 3 minuti

Un best seller, un’auto di successo che continua a rinnovarsi: Jeep Renegade punta a conquistare ulteriori consensi, forte di un’estetica aggressiva e motorizzazioni all’avanguardia.

Non si stravolge, non cambia con il passato, anzi, sfrutta la tecnologia per fare un salto in avanti, così se il suo aspetto resta praticamente immutato, è sotto il cofano motore che la nuova Jeep Renegade riserva grandi novità.

Il model year 2019 propone inedite motorizzazioni a benzina e diesel, nuovi propulsori FireFly a tre e quattro cilindri, potenze comprese tra i 120, 140 e 170 cavalli, tutti omologati Euro 6d-temp.

In un segmento di mercato estremamente affollato come quello dei SUV compatti, bisogna proporre contenuti di qualità per continuare ad essere tra i primi, nuova Renegade sfrutta le sinergie degli altri brand FCA, offrendo anche avanzati sistemi di guida assistita.

Nuove motorizzazioni
L’obiettivo era quello di cambiare, di seguire la scia del passato, proponendo motorizzazioni inedite e potenti.

Nasce così la famiglia FireFly , motori modulari, pronti ad accogliere unità ibride, che si distinguono per efficienza e potenza.

Il MultiAir III si caratterizza per la presenza del compressore volumetrico, la distribuzione plurivalvole, 4 per cilindro, favorisce la combustione e la propensione del motore a girare in alto, il peso del 3 cilindri è di soli 93 kg, un risultato straordinario ottenuto grazie all’utilizzo di leghe di allumino e camice in ghisa.

Il tre cilindri turbo da 1 litro, ha una potenza di 120 cavalli, mentre il milletre è disponibile nelle varianti da 150 e 180 cavalli, con una coppia massima pari a 290 Nm.

Per arrivare a questi risultati, i nuovi motori sono stati sottoposti ad oltre 60.000 ore di test al banco, con ben 5 milioni di chilometri percorsi in tutto il mondo.
Le unità Diesel dispongono del filtro antiparticolato DPF e di un nuovo turbocompressore più piccolo che favorisce una risposta più immediata dell’acceleratore.

Estetica premium
Nuovi fari a LED, nuova firma posteriore, un look reso ancora più attuale grazie a piccola ma mirati interventi che hanno reso la nuova Jeep Renegade ancora più gradevole.

L’idea di adottare proiettori anteriori a LED è vincente, perché la classica calandra cromata Jeep viene ora esaltata da uno sguardo futuristico quanto originale.
Un paraurti anteriore che ingloba una griglia a nido d’ape inferiore profili cromati per i fendinebbia e cerchi dalle dimensioni generose, nuova Renegade è un SUV vincente anche in questa sua gradita evoluzione.

Con l’occasione Jeep rende disponibile per il suo SUV anche inedite colorazioni, in pratica sono quei piccoli ma decisi “ritocchi” estetici che danno al model year 2019 ulteriore personalità.
Il DNA di Jeep oramai è chiaro, ben definito. Vogliamo dare ad ogni cliente la possibilità di guidare una Jeep.

La Renegade è stata venduta in 800.000 unità totali, solo in Italia ne sono state consegnate 120.000. Aggiornata nel 2017 nella sua tecnologia, la nuova Renegade oggi aggiunge nuovi motori, nuovo design, tecnologia e sicurezza inedita.

Prova su strada
Brillante, silenziosa, confortevole, la nuova Jeep Renegade oggetto del nostro test drive è spinta dal mille 3 cilindri da 120 cavalli, motore che ha una forte personalità così come una voce dimessa che aiuta sensibilmente a creare un ambiente ovattato.

Al minimo è quasi impercettibile avvertire il minimo, l’equilibrio è perfetto, così come il suo funzionamento.

Pochi metri per sorprenderci, pochi chilometri per capire realmente il grande salto in avanti che questa famiglia di motori FireFly permette di affrontare: propulsori dalla potenza generosa, dalle dimensioni compatte, pronte a lavorare in simbiosi con unità ibride e/o elettriche.
Sarà di sicuro la più gettonata in Italia, perché i 120 cavalli ed i 190 Nm di coppia massima disponibili ad un regime decisamente basso, parliamo di circa 1.800 giri al minuto, si fanno apprezzare soprattutto nell’utilizzo quotidiano, quanto ad ogni ripartenza, nel traffico cittadino, non c’è alcuna evidenza di strappi o irregolarità di funzionamento.

Perfetta per comfort di marcia e capacità di prendere giri, il cambio manuale a sei marce si rivela una scelta azzeccata, vista la spaziatura dei rapporti e la corsa della leva.
Internamente c’è tutto quanto serve per impegnare guidatore e passeggeri a configurarsi la playlist desiderata, per arrivare a destinazione con estrema precisione (mappa navigatore aggiornate in tempo reale in base alle condizioni del traffico) e per affrontare viaggi e spostamenti brevi ed a lunga gittata, nel massimo comfort, complice anche un climatizzatore automatico, estremamente efficiente e veloce nel portare l’abitacolo verso la temperature desiderata.

Ottimi i consumi, i 16/17 km/litro non sono un’utopia, basta cambiare in prossimità del regime di coppia massima e sfruttare la perfetta rapportatura del cambio per arrivare a medie davvero interessanti.

Diceva un famoso spot: “Comunque vada sarà un successo”, oggi ne siamo perfettamente convinti.

marco lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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