Conquista sin dal primo sguardo, per via di quella sua sportività non celata, anzi, mostrata in ogni centimetro della sua appariscente carrozzeria, la nuova Honda Civic Type R è un concentrato di tecnologia.
Una cura spaventosa per l’aerodinamica, una appagante berlina, cui gli ingegneri Honda hanno deciso che tutto doveva funzionare alla perfezione, dall’impiego su strada, a quello in pista, non c’era spazio per alcun errore, viste le aspettative dei suoi estimatori…
Un diavolo che indossa un abito da berlina
Un frontale che non lascia dubbi, dalla vistosa presa d’aria sul cofano motore, al paraurti con due enormi prese d’aria, lo splitter inferiore è in carbonio, così come le minigonne laterali e l’estrattore aria posteriore (la sua derivazione dal mondo delle corse, è lampante).
Nella vista 3/4 si notano i voluminosi passaruota, esigenza tecnica più che estetica, per via della carreggiata allargata.
Al retro, l’ernome elettore fisso, non è solo un vezzo estetico, ma è un appendice aerodinamica studiata nella galleria del vento: come spiegato dai tecnici Honda, serve a creare deportanza, stabilità alle alte velocità, un dettaglio non da poco questo, se aggiungiamo che, rispetto alla precedente versione, il telaio della nuova Honda Civic Type R ,vanta una rigidità torsionale superiore del 34%!
Basta un dato, ufficiale, a far riflettere sulle potenzialità, in circuito, della nuova Civic Type R : al Nurburgring, lungo il cosiddetto “Inferno Verde”, ha completato il giro, in configurazione strettamente di serie, in 7 minuti e 43,8 secondi, una prestazione pazzesca, sbalordita, resa possibile unicamente da un assetto piatto, neutro, e da un perfetto lavoro delle sospensioni.
Il cambio è un manuale a sei rapporti, perfetto per velocità di cambiata ed escursione della leva, le marce sono perfettamente spaziate e grazie anche al volano a massa singola, ogni cambiata è pressoché priva del classico contraccolpo causato dal numero di giri eccessivo o insufficiente. In scalata, la logica di intervento della centralina elettronica, provvede ad aumentare il numero di giri del motore, in pratica esegue la classica doppietta!!
Anche per il capitolo assetto, ci sono novità rispetto alle “comuni mortali” Honda: la nuova Civic Type R monta due sensori sugli ammortizzatori anteriori ed uno al posteriore, coadiuvati da un cervello elettronico, evolutissimo, che contribuisce a dar vita ad un assetto adattivo che asseconda perfettamente le esigenze del guidatore, dalla classica andatura a velocità da codice, all’entrata in pista, quando è richiesta la massima rigidità della vettura.
Un due litri turbo, cattivo più che mai!
Un quattro cilindri in linea, un due litri, turbo, che eroga una potenza massima di 320 cavalli ed una coppia massima di 400 Nm disponibile a partire dai 2.500 giri al minuto, un propulsore che si caratterizza per una fluidità di erogazione esemplare. Sale di giri con una semplicità disarmante, intorno ai 4.000 al giri al minuto, si avverte un chiaro cambiamento di carattere, complice un sound che diventa sempre più rabbioso, accarezzare la zona rossa del contagiri diventa un’esperienza subliminale, complice un cambio che ne asseconda perfettamente il suo carattere.
Rabbiosa, cattiva, coinvolgente, la Honda Civic Type R vanta prestazioni di tutto rispetto, come testimoniato dai dati dichiarati dalla casa madre: velocità massima di 272 km/h ed uno 0-100 km/h in soli 5,7 secondi!
Prova su strada
Riflette esattamente le impressioni che avevamo avuto durante la presentazione stampa lungo il circuito di Vallelunga , la Civic Type R ti permette di viaggiare con un filo di gas, senza alcuna incertezza del motore, la trazione anteriore assicura un grip eccellente anche in condizioni di scarsa aderenza.
a cura di Marco Lasala
marco.lasala@reportmotori.it