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Il trio HRC domina le libere in Giappone

Tempo di lettura: 2 minuti

Trio di piloti Repsol Honda a farla da padrone nel secondo turno di prove libere del Grand Prix of Japan, 15º appuntamento del Campionato del Mondo MotoGP 2011. Dani Pedrosa (Repsol Honda), che proprio l’anno scorso durante la prima giornata di libere si fratturò la clavicola destra dovendo dire addio in anticipo alla gara giapponese, a circa metà del tempo a disposizione fa registrare l’1:46.790 che gli vale il primato della classifica. Il dominatore delle FP1, Casey Stoner, leva quasi mezzo secondo a quanto fatto segnare in mattinata, ma si deve comunque accontentare della seconda posizione, a soli 54 millesimi dal compagno di squadra (1:46.844 per lui). È poi la volta di Andrea Dovizioso, scattato dalla pole position lo scorso anno, che al 12º dei 20 giri del Twin Ring portati a termine firma un 1:46.952 (+0.162s).
Altra Honda in quarta posizione: si tratta di Marco Simoncelli (San Carlo Honda Gresini), vincitore della gara 250 di Motegi del 2008, che gira in 1:47.188 scivolando a 398 millesimi da Pedrosa. Quinto piazzamento per il Campione del Mondo in carica Jorge Lorenzo (Yamaha Factory Racing), che supera la linea del traguardo con un 1:47.310, ovvero circa mezzo secondo di gap dalla testa.
La prima Ducati dello schieramento finale è quella dell’americano Nicky Hayden (Ducati Team) che termina in sesta posizione forte del suo 1:47.381 (+0.591s). Si piazza 7º il pilota di casa Hiroshi Aoyama (San Carlo Honda Gresini): il giapponese migliora di circa un secondo il precedente crono fermando il cronometro sull’1:47.785 (+0.995s).
Valentino Rossi (Ducati Team), giunto 3º nella gara giapponese della passata stagione dopo un’emozionante battaglia con l’ex compagno di squadra Jorge Lorenzo, leva sette decimi al precedente crono e si accomoda sull’ottava riga della tabella dei tempi: 1:47.975 per l’italiano, a 1.185s da Pedrosa.

In top ten prendono posto anche lo spagnolo Hector Barberá (Mapfre Aspar), 9º con un crono di 1:48.055 (+1.265s), e l’americano Colin Edwards (Monster Yamaha Tech 3), a chiudere con un 1:48.076 (+1.286s)
L’ordine d’arrivo prevede poi lo spagnolo Álvaro Bautista (Rizla Suzuki), il francese Randy De Puniet (Pramac Racing), il rookie inglese Cal Crutchlow (Monster Yamaha Tech 3), e l’americano Ben Spies (Yamaha Factory Racing) uscito di scena dopo appena 5 giri per sottoporsi ad alcuni controlli medici.
Quindicesimo piazzamento per Toni Elias (LCR Honda), seguito da Karel Abraham (Cardion AB Motoracing), Kousuke Akiyoshi (LCR Honda), Shinichi Ito (Honda Racing), e Damian Cudlin (Pramac Racing).

Fonte MotoGP.com – http://www.motogp.com

marco lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!