Honda CBR1000RR SBK
Trovare le impostazioni corrette per la ciclistica Honda, a volte può essere complicato e durante tutto l’arco dell’anno e’ stato fatto un delicato lavoro da equilibristi per offrire ai piloti una moto guidabile. Le prove ad Assen erano sempre utile, ma la moto di Rea si comportava in modo troppo differente da circuito a circuito per consentirgli di essere competitivo in modo costante.
Rea ha utilizzato un forcellone posteriore KR tutto l’anno, mentre Neukirchner usava quello della versione disponibile nel kit HRC della Honda. Entrambi i piloti hanno comunque sofferto e lottato contro un fenomeno di chattering che solo verso la fine del campionato e’ stato risolto.
Le ruote in magnesio forgiato PVM, 3,5 anteriore e 6,25 posteriore, a sette raggi sono state un’altra novità di Ten Kate.
I freni Nissin sono ancora i preferiti Ten Kate, la CBR1000R adottava anteriormente dischi di sette millimetri di spessore e 320 di diametro con pinze Nissin/Yutaka. Per il posteriore, invece, sono stati utilizzati dischi di cinque millimetri di spessore e 320 mm di diametro, sempre dello stesso fornitore.
Un sistema di iniezione PI Research Pectel curava il flusso di combustibile (via corpi farfallati con fori da 46 millimetri) e anche l’EFI. Ten Kate anche in questo caso ha voluto seguire una strada tutta personale. L’airbox è quello del kit HRC Honda.
Il motore, con tutto il lavoro fatto da Ten Kate, sviluppava 220 CV alla ruota nel 2010, un risultato notevole per una CBR1000RR non più giovanissima. La trasmissione di tutta questa bella potenza era affidata ad un kit cambio Honda abbinata ad una frizione antisaltellamento STM, pignone e corona della Sunstar e una catena Regina 520.
Fonte Worldsbk.com – http://www.worldsbk.com
Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!