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MV Agusta F3

Tempo di lettura: 4 minuti

Una nuova MV. Una inedita opera d’arte a due ruote arriva per strabiliare. Da sempre MV Agusta è sinonimo di eccellenza stilistica, tecnica e di contenuti. La F3 vuole ribadire ulteriormente questo credo, ma nel segmento delle supersportive di media cilindrata.
Se la F4, la moto che dalla sua presentazione è considerata la più bella del mondo, ha definito nuovi parametri estetici e prestazionali per i modelli sportivi, la nuova MV Agusta F3 va oltre, delineando un nuovo paradigma di due ruote. Leggerezza, potenza ed elettronica si fondono in una simbiosi unica e perfetta, che porta al limite estremo il concetto di supersportiva.
Compatta come nessun’altra, la F3 sposta in avanti i confini della categoria supersport, diventandone il punto di riferimento assoluto. Il progetto è inedito, frutto della maestria di CRC, il centro ricerche che ha ideato le moto che fanno sognare tutti gli appassionati.
Le linee sono inconfondibilmente MV Agusta, proprio come quelle della sorella maggiore F4, ma la F3 è unica, si riconosce tra mille. La nuova “media” MV riprende i concetti da sempre espressi su tutte le MV Agusta, aggiungendo un design mai così affilato e sportivo, e una cura dei dettagli finora sconosciuta. Lo scarico con tripla uscita laterale è un esempio unico di come forma e funzione possano coincidere. Non c’è dubbio, la F3 è una vera MV Agusta!

IL MOTORE
L’inedito motore tre cilindri in linea da 675 cc è un omaggio alla storia del marchio più vittorioso al mondo. Con questa motorizzazione MV ha corso e vinto innumerevoli gare. Il tre cilindri torna su una supersportiva all’avanguardia per prestazioni e soluzioni tecniche in virtù della precisa scelta di Claudio Castiglioni, che ritiene questo schema motoristico la migliore architettura per una media sportiva.
Il propulsore ipercompatto è incredibilmente stretto, ma anche corto come nessun altro in questa categoria. Non è al vertice soltanto per potenza massima, ma anche perché contribuisce a raggiungere il miglior bilanciamento dinamico possibile in ogni situazione di guida, grazie ad esempio all’albero motore controrotante, una soluzione innovativa su una moto di serie.

L’ ELETTRONICA
L’elettronica di gestione più avanzata è l’ideale complemento alle prestazioni straordinarie del nuovo tre cilindri. Per la prima volta su una MV (e su una sportiva di questa categoria) debutta il Ride By Wire multi mappa, per ottimizzare le prestazioni del propulsore in base a esigenze e desideri del pilota. Il controllo di trazione TC MV Agusta segna anch’esso un nuovo parametro di performance per la gestione dinamica della nuova F3.

LA CICLISTICA
Da sempre chi guida MV Agusta è abituato ad avere il meglio della componentistica e il massimo delle
prestazioni ciclistiche. La nuova F3 conferma la sua appartenenza alla nobile stirpe MV con una ciclistica di assoluto pregio, di una qualità tale da oscurare quella di molte maxi sportive. Come da tradizione MV, un raffinato telaio a traliccio di tubi in acciaio e piastre laterali in alluminio “veste” il compattissimo motore, offrendo al pilota una moto mai così snella e raccolta. Le ridotte dimensioni del motore hanno reso possibile la realizzazione di una ciclistica molto moderna, con il perno forcellone avanzatissimo e un monobraccio molto lungo, per assicurare trazione e feeling. La componentistica, come sempre, è di altissimo livello. La forcella Marzocchi è pluriregolabile, così come il monoammortizzatore Sachs. L’impianto frenante anteriore si compone di una pompa radiale Nissin con pinze freno radiali e dischi freno Brembo ed è semplicemente quanto di meglio possa offrire il mercato.

TRE CILINDRI UNA STORIA ITALIANA
La storia di MV Agusta è legata a doppio filo a quella del suo motore più vincente. Dei 37 mondiali conquistati dalle moto di Cascina Costa, ben 10 sono stati infatti ottenuti da modelli equipaggiati con propulsore a tre cilindri in linea. MV Agusta è stata la prima Casa costruttrice al mondo a credere in una soluzione tecnica ardita per i tempi, ma alla prova dei fatti capace di raggiungere risultati
straordinari. Sono nate così le 350 e 500 bialbero tre cilindri, moto potenti ma più maneggevoli, leggere e aerodinamiche delle 4 cilindri.
I progetti ispirati e sostenuti dal Conte Agusta, sviluppati in pista da Giacomo Agostini e portati in gara dai più grandi campioni dell’epoca, si dimostrarono subito vincenti. La 350 bialbero prima e la 500 bialbero poi stabilirono riferimenti prestazionali insuperabili per l’epoca, tanto da dominare letteralmente le competizioni: insieme hanno vinto, oltre a 10 campionati del mondo, 9 titoli italiani e ben 215 gare. Le MV 3 cilindri sono state inarrivabili per la concorrenza, grazie alla tecnologia che anticipava il futuro della meccanica ad alte prestazioni.
Ancora oggi le tre cilindri MV Agusta del passato sono uno straordinario esempio di razionalità tecnica ed eleganza stilistica, che ritroviamo nelle MV del terzo millennio. Dovendo scegliere una motorizzazione per la nuova MV Agusta di media cilindrata, Claudio Castiglioni ha infatti deciso per la soluzione più logica ed efficace, quella del motore tre cilindri, con il risultato di guardare al domani sulla base dei grandi successi del passato. Oggi come allora, la F3 sfrutta i vantaggi di un motore stretto, corto e potente. Con la nuova F3 storia e futuro si fondono, per dare forma alla “600” più bella e tecnologica di sempre, che segnerà un’epoca.

marco lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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