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Toyota iQ: un progetto rivoluzionario

Tempo di lettura: 2 minuti

Il progetto iQ ha avuto inizio 5 anni fa, quando un team di ingegneri Toyota diretto da Hiroki Nakajima ha avuto la grande opportunità di progettare e sviluppare una delle automobili più importanti lanciate nel corso di questi anni da Toyota. Se la Prius ha stabilito un nuovo punto di riferimento per la tecnologia d’avanguardia del suo sistema ibrido, la iQ è stata concepita come il modello in grado di cambiare il modo di sviluppare l’abitacolo delle piccole automobili. Ma oltre a questo, l’obiettivo era progettare un’automobile compatta e rivoluzionaria che fosse adatta sia per la città che per gli altri spostamenti extra urbani.

“Geometria a forma libera”
Per modellare la iQ è stata messa a punto una nuova tecnica di design Toyota, denominata “Geometria a forma libera”. I designer hanno utilizzato formule matematiche per simulare forme organiche come le conchiglie o i pesci. La pulizia e la precisione di queste linee è un tributo all’accuratezza dei loro calcoli che irradiano movimento ed emozione per rendere il design dinamico e contemporaneo. Per la iQ, Toyota ha ulteriormente esteso questa pulizia, con una filosofia,vindicata come “On-the Edge Value” dall’Ingegnere Capo, caratterizzata dalle superfici esterne con profili affilati, lavorate con grande pulizia.

Il design esterno di iQ
Le ruote di iQ , posizionate alle estremità dei quattro angoli, donano alla vettura un assetto stabile. Con soli 2.985 mm di lunghezza, ma un passo proporzionalmente più grande, di 2.000 mm, la iQ è piccola come dimensioni, ma, contrariamente ad una piccola vettura, mostra un assetto sicuro e stabile.
La robustezza di iQ viene ulteriormente trasmessa dai paraurti dall’aspetto duro e resistente. La riduzione degli sbalzi e la distribuzione del peso determinano una maneggevolezza davvero unica.
La parte posteriore della iQ è definita da robuste linee verticali, mentre le lenti ben marcate dei gruppi ottici posteriori sono divise in tre segmenti da linee.

Il design interno della iQ
Nella nuova iQ è stato creato un elegante spazio interno combinando un grande livello di praticità con un design decisamente moderno. I designer Toyota hanno utilizzato l’analisi matematica ed hanno ricreato la bellezza strutturale di oggetti naturali come le conchiglie, per realizzare un design “tecno-organico” che fonde la precisione geometrica con la bellezza.

Ispirato al “manta ray”
L’interpretazione “tecno-organica” è evidente nella console centrale “sospesa” a forma di V, che è realmente una simulazione matematica del pesce “mantaray”, e forma un possente elemento di sostegno del cruscotto asimmetrico. Alla base della V c’è un singolo strumento che controlla con chiarezza tutte le funzioni del climatizzatore. Anche l’unità audio è integrata, con la sola slot del CD visibile sulla console centrale. Tutti i controlli audio e il joy-stick sono concentrati sul volante.
Nei due bracci della V ci sono i controlli della temperatura dell’abitacolo con un LCD che indica i due livelli del flusso dell’aria dalle relative bocchette. A completare la console centrale un display touch screen a colori per il navigatore, disponibile in optional. Il quadrante della strumentazione analogica della iQ offre un ottimo livello di leggibilità e funzionalità. Un display multi-informazione integrato indica l’ora, la temperatura esterna, il consumo istantaneo e il consumo medio.

marco lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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