Il flop della Lancia - Reportmotori.it
La Casa torinese ha realizzato vetture che sono rimaste iconiche per decenni. Altre sono state rimosse perché diventate dei fallimenti epocali dopo pochi mesi.
Se pensate alla Fulvia, alla 037, alla Delta, ma anche alla stessa Ypsilon, la Lancia dovrebbe ancora oggi campare di rendita dopo aver creato delle auto leggendarie. Negli anni le vetture di pregio hanno lasciato spazio a un rinascimento stilistico che, nelle vesti della nuova Ypsilon, non ha convinto i puristi. I numeri di vendita sono crollati e tutto questo ha rappresentato un serio problema per Stellantis, di cui Lancia fa parte, in previsione di un allargamento della gamma nel segno del green.
La Lancia, proprio come altri brand nostrani, faceva leva sulla passione per i motori termici. Era un marchio prestigioso che aveva lanciato sul mercato macchine classiche, eleganti e molto sportive. Il legame con il mondo rallystico aveva elevato il marchio ai massimi livelli. Le vittorie della Delta avevano ampliato l’immagine gloriosa della Lancia, ma da anni in gamma si è applicato un ridimensionamento totale, lasciando alla sola Ypsilon l’arduo compito di tenere alti i fatturati.
Tra i più grandi flop della storia del marchio non possiamo non annoverare la Flavia. Un’auto dimenticata forse anche dai progettisti. Fece capolino al Salone di Ginevra 2012, non lasciando il segno. Era la versione europea della Chrysler 200, un’auto cabriolet che avrebbe dovuto rappresentare un ritorno alle origini. La Lancia non produceva una vettura simile dal 1967 ma non fu accolta in modo positivo. Nell’ottobre del 2013, dopo appena 450 esemplari venduti in Italia, la Flavia fu messa fuori produzione e rimossa dal listino.
L’insuccesso era dovuto anche dalla mancata presenta di un potente diesel, dall’assenza di una capote rigida e in particolar modo il fatto che la vettura venisse percepita come un prodotto americano e non frutto del genio italiano di Lancia segnò la triste storia della Flavia. Sotto il cofano c’era un motore benzina in grado di erogare 170 CV e toccare una velocità massima di 195 km/h. Il legame con Chrysler non durò a lungo e nemmeno la nuova Thema e la Voyager fecero la differenza sul mercato nostrano.