Vuole una Ferrari a tutti i costi e spedisce un assegno a Maranello: scatta la denuncia per danno d'immagine (Pixabay) - Reportmotori.it
Scatta la denuncia per danno d’immagine. Sognava di possedere una Ferrari e invia un assegno a Maranello.
Sembra una storia impossibile ed invece è successa davvero. Come noto acquistare la Ferrari è un privilegio per pochi e va ben al di là del semplice valore della spesa. Prima di mettersi al volante di una Rossa, ad esempio, bisogna recarsi a Maranello per fare un corso preparatorio e una volta diventati clienti, in ogni occasione in cui è in programma l’uscita di un nuovo modello si viene direttamente contattati dal produttore.
Entrare nel giro non è affatto semplice, ragion per cui chiunque tenti di aggirare la normale procedura si trova a doverne pagare le conseguenze. Lo sa bene un collezionista di auto d’epoca che avrebbe avuto il desiderio di regalarsi un bolide del Cavallino in edizione limitata ed invece ha ricevuto non solo risposta negativa, ma si è trovato invischiato in una vicenda che mai avrebbe potuto immaginarsi.
In America è un personaggio famoso, specialmente tra i fini cultori delle quattro ruote. Si chiama Preston Henn e tra le sue marche preferite figura pure la Ferrari. La sua storia ci riporta al 2016 quando decise di intentare una causa contro l’azienda emiliana per avergli negato la possibilità di portarsi a casa uno speciale esemplare di LaFerrari Aperta. Vi starete chiedendo la ragione per cui gli sia stato impedito l’acquisto.
Ebbene, la risposta l’abbiamo già accennata e riguarda la strategia di mercato solitamente adottata da Maranello. Alcuni modelli vengono assegnati direttamente dal produttore o comunque, quando si tratta di modelli a tiratura limitata, occorre muoversi in fretta con l’ordinazione pena rimanere a secco. Ed è esattamente quanto sarebbe avvenuto in questo caso.
Davanti alla richiesta di spiegazioni Ferrari ha sostenuto che lo statunitense non avrebbe rispettato le tempistiche di domanda. Non soddisfatto della motivazione, l’uomo avrebbe ugualmente deciso di spedire a Maranello un assegno da ben 1 milione di dollari accompagnato da una lunga missiva, per convincere l’allora presidente Sergio Marchionne a concedergli l’esemplare ambito, coinvolgendo alla fine pure i suoi avvocati.
L’esito della spinosa questione è stata una denuncia per danno di reputazione poi caduta nel nulla a causa della grossa somma di denaro necessaria per intentarla.