Bancarotta tragica per il colosso dei motori: quasi 1 miliardo di euro di debiti - Reportmotori.it
Quasi 1 miliardo di euro di debiti per un colosso dei motori. E’ finito in bancarotta. Ecco cosa è successo.
Era soltanto lo scorso dicembre quando il mondo delle due ruote veniva sconvolto da una notizia: la grave crisi economica di KTM. Il riferimento assoluto per quanto concerne le moto da sterrato, cross o enduro che siano, aveva accumulato la bellezza di 2,9 miliardi di euro di debiti a causa di una catena produttiva che aveva proseguito incessante, mentre nei concessionari i modelli usciti dalla fabbrica di Mattighofen rimanevano invenduti.
Da allora diversi costruttori di moto e auto sono balzati agli onori delle cronache per difficoltà finanziarie. Si pensi alla piccola MV Agusta, o ancora di più ai grossi marchi tedeschi come Volkswagen e Audi. Seppur non strettamente legata alla realizzazione di veicoli, un’altra azienda impegnata nei motori è finita in bancarotta nelle ultime ore. Da quanto si apprende la situazione debitoria starebbe sfiorando il miliardo di euro.
Forse ai più non dirà molto, ma in realtà la First Brands è una realtà storica e fino ad ora molto solida nel campo dei ricambi per automobili. A dispetto di quanto si possa credere, anche l’aftermarket sta vivendo un periodo complesso e ciò risulta ancora più evidente se si considera che la compagnia in questione è composta da diversi brand. Stando a quanto riferito da Automotive News il suo tracollo sarebbe stato reso pubblico soltanto ad inizio settembre.
E da lì, per salvare il salvabile, sarebbero state prese delle decisioni importanti che però, ad oggi, non hanno portato alcun beneficio. Secondo il sito specializzato in finanza Bloomberg News, il conglomerato avrebbe già presentato istanza di fallimento in Texas in ottemperanza al Chapter 11, norma che, negli Stati Uniti, consente alle imprese fallite di avviare la ristrutturazione.
Come detto, per provare a tamponare le perdite, First Brands aveva tentato di rifinanziare prestiti per 6 miliardi di dollari, ma la mossa anziché aiutare avrebbe peggiorato la situazione, in quanto adesso, un comitato del consiglio di amministrazione nominato nel contesto della procedura fallimentare, avrebbe avviato un’indagine sull’uso di tale metodo di finanziamento fuori bilancio. In molti si stanno chiedendo cosa succederà ora. L’ipotesi più plausibile è che la compagnia venga assorbita, ma per il momento si attende un rincaro delle componenti.