Patente, esame di guida con cambio automatico? Si può fare, ma ci sono altre regole - Reportmotori.it
Si può fare, ma ci sono delle regole da rispettare. Cosa dice la normativa sull’esame di guida effettuato su un’auto con cambio automatico.
Qualcuno teme più la teoria, altri la pratica. In qualunque modo lo si guardi l’esame per la patente è uno scoglio temibile, anche se talvolta viene preso sottogamba specialmente se si è superato il quiz senza grossi problemi. In realtà a molti, il solo pensiero di avere una persona in auto che analizza tutto e al primo errore fa accostare a destra e dice che l’appuntamento con la licenza è rimandato, manda in ansia.
Per semplificarsi la vita, quindi, una valida soluzione è l’utilizzo di vettura con cambio automatico. Con un pedale in meno da gestire, quello della frizione, e nessuna marcia da cambiare, il gioco diventa più facile e così ottenere il tanto agognato documento. Chiaramente c’è un prezzo da pagare, per cui decidere di fare l’esame di guida in questa maniera impone delle regole da cui non ci si potrà esimere una volta in strada.
Come noto l’Italia è uno dei Paesi più legati alla tradizione in fatto di automobili. Ecco perché da noi il cambio manuale è ancora molto diffuso e decisamente preferito a quello automatico. Non stupisce, dunque, che per conseguire la licenza di guida si usi di default il vecchio sistema analogico. La modernità però ha portato ad una modifica del sistema. Oggi infatti, viene data la possibilità all’esaminando di misurarsi al volante di un veicolo con trasmissione automatica.
Ciò però comporterà una limitazione successiva. Sul retro della sua patente verrà inserito il codice 78. Ciò significa che la persona potrà guidare normalmente nel traffico, ma lo potrà fare solamente a bordo di un mezzo conforme alla tipologia di esame superata. E’ importante segnalare che tale paletto non è definitivo. Quando l’automobilista si sentirà pronto per guidare anche un’autovettura normale, potrà tranquillamente candidarsi per un secondo esame pratico.
Una volta superata la prova, entrerà in possesso della licenza completa, senza necessità di ripetere la teoria. Per quanto i più agé possano trovare senza senso questo doppio passaggio, si tratta di un aiuto per chi, alle prime armi, si sente poco sicuro nelle congestioni, piuttosto che nelle partenze in salita, o in fase di restart quando se non si dosa bene la frizione il motore si spegne.