Tanti saluti alla benzina dal Giappone: nuovo motore, il rifornimento costerà pochissimo - Reportmotori.it
Il nuovo motore utilizzato in Giappone permetterà un rifornimento accessibile a tutti. L’alternativa alla benzina è anche green.
Solo pochi anni fa, si pensava potesse essere un’utopia trovare delle alternative green ed economiche alla benzina. Fortunatamente, però, oggi la questione è cambiata radicalmente, specie grazie agli strumenti tecnologici utilizzati di recente e che hanno portato a dei risultati rivoluzionari. Uno fra questi ultimi riguarda la messa in produzione di motori capaci di poter sostituire quelli già esistenti senza farli rimpiangere. Verranno prodotti in Giappone come opzione concreta per sconfiggere l’inquinamento provocato dai carburanti e la lotta all’oscillazione dei prezzi di essi.
Il Paese del Sol Levante è da sempre all’avanguardia nella ricerca di nuove tecnologie capaci di sostituire quelle vecchie. Anche il governo incentiva la ricerca scientifica delle alternative più interessanti all’utilizzo del carburante e dei motori endotermici nei veicoli, aiutato dalle aziende automobilistiche più radicate sul territorio.
Fra queste ultime spicca la Toyota, nota anche per esser stata pioniera nell’utilizzo di motori ibridi nei veicoli. Ad esempio, solo nel 2024, secondo Merca20.com, fra le auto vendute al mondo il 16% sono ibride non plug in, sintomo di quanto questi motori abbiano preso piede a livello globale. Ora, però, un altro marchio giapponese è riuscito ad andare oltre ogni previsione e il nuovo motore che sta utilizzando è un’opzione che può far gola anche alle altre case automobilistiche.
Le oscillazioni dei prezzi riguardanti il petrolio e il gas rendono sempre più difficile l’acquisto di queste materie prime da parte di molti Paesi. Il Giappone ha deciso di ridurre la dipendenza per l’approvvigionamento dall’estero e proprio per questo motivo ha deciso di investire su un’alternativa davvero convincente.
Molte case automobilistiche hanno accettato di prender parte alle ricerche scientifiche e sono state aiutate tramite degli incentivi. Fra queste vi è la Mazda, la quale ha dato vita a un nuovo motore a idrogeno senza benzina e capace di sfruttare il diesel. Si chiama Skyactiv D 3.3L ed è combinato financo a un sistema ibrido da 48 volt.
Questo nuovo propulsore è in grado di poter massimizzare sia l’efficienza che le prestazioni del carburante, andando anche a ridurre la quantità di emissioni inquinanti rilasciate nell’ambiente. Tale pacchetto diesel è fra i più puliti ed efficienti mai creati, specie per via della combinazione di iniezione a binario comune e ad alta pressione.
Il motore Skyactiv D 3.3L è stato montato sulle Mazda CX-60, CX-80 e CX-90, alcune di esse presenti su diversi mercati, anche quello italiano. Vi sono alcune limitazioni, però, visto che le infrastrutture non sono ancora adeguate a poter dar luogo a un utilizzo di massa di questi veicoli. Infatti, l’alternativa più valida al carburante è e rimane quella dei BEV, giacché la rete elettrica è la più efficiente, oltre che diffusa, a livello globale.