La Ferrari "dopata" che era anni luce avanti: oggi è una delle più rare in assoluto (Ferrari.com) - Reportmotori.it
I collezionisti si stanno fregando le mani per questa Ferrari “dopata” in vendita. La sua rarità deriva anche dalla sua enorme potenza.
Quando l’estro di un imparagonabile ingegnere visionario incontra una berlinetta coupé di altissimo livello e prestigio nascono sempre dei “mostri” da strada ineguagliabili. A dirlo sono i fatti e l’esperienza avuta con una Ferrari, che sembra essere come “dopata”, ne è la prova più concreta.
La storia di questo modello viene da lontano, dal 1978, quando il proprietario di una stupenda Ferrari si rivolse a Willy Koenig, appassionato di meccanica e piccolo artigiano che nel 1960 in Germania, nella regione industriale del Rurh (in piena fase di ristrutturazione), diede vita al marchio che ebbe sin da subito il suo nome. Negli anni ’70 e ’80, Kourosh Mansory, super ricercato dai ricchi per ottenere i loro tuning personalizzati, non aveva ancora aperto la sua attività e, quindi, si rivolgevano in massa al tedesco di Hannover.
La banda di meccanici capitanata da Koenig riuscì a creare una Ferrari senza rivali e che anticipava, di fatto, anche le case automobilistiche in termini di potenza. Quando il ricco proprietario spedì la sua auto in Germania, la potenza che erogava il motore a 12 cilindri era pari a 355 CV. Ciò che successe quando uscì dall’officina, però, rimase nella storia del settore automobilistico e tutt’oggi se ne parla ancora.
La trasformazione che Koening e la sua banda fecero su questa Ferrari fu davvero esplosiva. L’erogazione della potenza arrivò financo a toccare i 444 CV, numero che andava oltre ai valori offerti sul mercato da qualsiasi tipo di auto spedita nelle concessionarie dalle case automobilistiche.
Ma al proprietario non bastò questo, giacché nel 1986 inviò nuovamente la sua Ferrari 512 Berlinetta Boxer nell’officina di Koening, al fine di aumentare ancora la sua potenza. L’ingegnere vi riuscì nuovamente, effettuando una conversione in modalità “bestia”. Il motore fu ricostruito con dei componenti molto più robusti. I carburatori a iniezione elettronica furono sostituiti e fu aggiunta anche una coppia di turbocompressori Rajay.
Il risultato finale fu entusiasmante, sicché la potenza erogata dal motore riuscì ad arrivare perfino a 644 CV. All’epoca, tutto il mondo intero dei motori era ancora scioccato dai 449 CV erogati dalla Lamborghini Countach Quattrovalvole. Inoltre, i sistemi di assistenza alla guida, controllo di stabilità e di trazione, non erano ancora stati inventati. Per fare un esempio, neanche la Ferrari era mai riuscita a creare un modello così potente, fino a quando nel 2002 mise in strada la Enzo da ben 651 CV.
Quest’auto così rara è ora in vendita al salone belga Rock n Roll Classics e si può acquistare con 249.900 euro. La cosa ancor più straordinaria è che ha percorso appena 16 mila km, quindi è in un ottimo stato in ogni sua componentistica. I collezionisti non vedono l’ora di acquistare modelli di questo tipo, sia per la loro rarità che per il valore che aumenterà con il tempo proprio per questa unicità.