Il Giappone dice addio all'idrogeno: Toyota punta tutto sul nuovo motore con un carburante innovativo (Pixabay) - Reportmotori.it
Toyota punta tutto sul motore spinto da carburante innovativo. In Giappone stanno già dicendo addio all’idrogeno.
Dal 2035 in Europa non potranno più essere rilasciati veicoli ibridi e alimentati a diesel e benzina nel rispetto delle nuove normative che riguardano le emissioni nocive, ma solo elettrici o a carburante sintetico. Per prepararsi a quella data molti costruttori hanno cominciato ad indirizzare buona parte delle loro risorse nella realizzazione di auto a zero emissioni, ma con molte riserve. Sebbene nell’ultimo anno la vendita degli EV sia cresciuta, lo scetticismo diffuso legato al costo delle vetture e alla carenza di infrastrutture sta portando a registrare numeri meno entusiasmanti del previsto.
Se poi si parla di auto sportive, il disinteresse verso il full electric è ancora maggiore, tanto da aver portato qualche Casa ad un ripensamento. Altre aziende invece, hanno provato ad agire alla fonte, studiando un’alternativa alle classiche batterie. L’idrogeno è stata la prima sostanza su cui si è lavorato, ma le elevate spese hanno addormentato il pensiero della transizione. Altri, invece, hanno individuato nell’energia solare, una buona opzione, per di più quasi gratuita. Mentre ultimamente Toyota, ha fatto una scoperta a dir poco eclatante.
Il presidente Akio Toyota lo ha detto chiaro e tondo. L’elettrico non può essere considerato l’unica strada per avere un ambiente meno inquinato e infatti il marchio ha continuato a puntare sull’ibrido, con la Yaris modello cardine, diventato nel tempo un vero e proprio riferimento di questa tipologia di veicoli. Accanto a tale tecnologia, ha cercato di trovare una quadra con l’idrogeno, così da permettere al motore a combustione interna di rimanere ancora al centro del funzionamento del mezzo.
Ma mai domi, i nipponici hanno alzato l’asticella dell’inventiva individuando in un prodotto che è presente in tutte le case una possibile soluzione per il domani. Parliamo dell’ammoniaca, la cui molecola è composta da tre atomi di idrogeno e uno di azoto. Ebbene sì, uno degli strumenti più usati per lavare i pavimenti potrebbe diventare presto il nuovo carburante per automobili. Il primo esperimento è stato effettuato su una 2 litri, quattro cilindri sviluppata dal brand giapponese in collaborazione con la cinese GAC. Per adesso si tratta di un prototipo, ma ha in sé diversi benefici.
Pur mantenendo una potenza di 161 cv,riduce del 90% le emissioni nocive e limita l’uso di benzina al 20%.