Porsche, maxi investimento sul nuovo business: le auto non bastano più (reportmotori.it)
La Porsche non si ferma di certo alle auto e ora dà vita a un nuovo maxi investimento.
Ci sono dei marchi che sono entrati per sempre nell’immaginario collettivo per la qualità immensa dei propri prodotti e la Porsche è tra queste. Un colosso che si è messo in mostra con alcune delle più belle auto al mondo, con la 911 che forse è da considerarsi come l’auto per eccellenza.
In questi ultimi anni però le vendite non stanno andando come vorrebbero a Stoccarda, con alcune decisioni che sono sicuramente discutibili. Lo si vede dal fatto che si sta andando via via sempre di più verso la produzione di auto elettriche, con la Taycan che però non sta dando i risultati sperati.
Dunque ora è giunto il momento di guardare anche a delle soluzioni alternative. Lo si vede infatti con il nuovo piano che sta portando avanti la Porsche Automobil Holding SE, con questa che ha deciso di entrare nel settore della Difesa e lo fa con un progetto che sicuramente fa molto discutere.
Non bastano più solo le auto a Porsche, ma ora è tempo di entrare anche nel settore delle Difesa dell’Europa. Inutile dire come Ursula Von der Leyen abbia messo in chiaro come l’Europa debba portare avanti un piano deciso in favore dell’investimento sulle armi e anche le grandi case automobilistiche devono dare il proprio contributo.
Questo aspetto non è di certo confortante, considerando infatti come quando è accaduto in passato, il motivo era sempre per una Guerra mondiale. Lo sa molto bene la Porsche, con il colosso di Stoccarda che diede vita anche a dei carrarmati nella Seconda Guerra mondiale, anche se non certo paragonabili alle sue auto.
La Porsche SE però ha dato il via libera alla Difesa per poter dare il proprio contributo in questo settore. Non si tratterà però di un ritorno al passato con produzione direttamente di carrarmati, ma probabilmente si andrà a investire in aziende che già da tempo lavorano in questo ambito. Tra i vari settori che saranno presi in considerazione ci sarà la sorveglianza satellitare, con monitoraggio dello spazio e della Terra. Naturalmente si svilupperà la difesa da attacchi informatici e la gestione e coordinamento delle operazioni militari.