Alfa Romeo sportiva che fece innamorare l'America (Wikimedia Commons) reportmotori.it
Anche senza una vera rete ufficiale negli USA, gli appassionati americani non si arresero: la sportiva italiana Alfa Romeo conquistò il cuore dell’America
All’alba degli anni Novanta, Fiat prende una decisione che cambia la storia: la casa di Arese si ritira dal mercato statunitense, evitando così i costi per strutturare una rete capillare di vendita. Eppure, proprio allora, l’Alfa Romeo GTV 916 riesce a scavallare l’Atlantico, non tramite canali ufficiali, ma attraverso la determinazione di un gruppo di fan che non vuole rinunciare all’emozione targata Alfa.
La GTV, coupé sportiva prodotta dal 1995 al 2004, si insedia così in un limbo di desiderio e conquista, divenendo subito oggetto di culto tra gli intenditori americani. Il fascino della GTV, sigla che sta per Gran Turismo Veloce, nasce dalla matita di Enrico Fumia e dalla collaborazione tra il Centro Stile Alfa Romeo e quello di Pininfarina.
Quella della GTV è una scelta progettuale che porta sul mercato una vettura in grado di coniugare passato e futuro: il richiamo alle tradizionali sportive del Biscione trova nuova linfa nell’avanzato design degli anni Novanta.
Presentata al Salone di Ginevra nel 1994, la GTV segna una svolta nel segmento delle coupé italiane: nasce da un progetto parallelo rispetto alla Spider e si distingue per un carattere affilato, linee tese e personalità decisa.
Quando si spalancano le porte della GTV 916, si entra in un ambiente che parla la lingua delle Alfa di sempre: il cruscotto “a cannocchiale”, comandi raccolti e una impronta sportiva autentica. La posizione di guida è cucita addosso, con volante in pelle regolabile e sedili sagomati che avvolgono senza costringere.
Pelle e materiali di qualità riallacciano i legami con la tradizione premium del marchio, anche se lo spazio dietro è limitato: una coupé nata per far vivere le emozioni davanti, non per trasportare.
Tecnica e stile si intrecciano in ogni dettaglio. Il frontale, reso aggressivo dalle dimensioni e dal cofano scolpito, esibisce l’inconfondibile scudetto e soluzioni come i fari integrati, nascosti sotto la lamiera: un’idea mutuata dalle concept car più avanguardiste del tempo ed evidenza della ricerca stilistica Alfa Romeo.
Il profilo a cuneo e le profonde scalfature delle fiancate danno dinamismo, mentre la coda tronca non è solo vezzo estetico ma valore aerodinamico, con un Cx che scende fino a 0,30 con il kit aerodinamico montato.
Sotto il cofano pulsa una gamma motori che copre tutte le esigenze: dai Twin Spark al vigoroso V6, perfino in variante turbo. Potenze comprese tra 144 e 240 cavalli. Nel 2000 la produzione della GTV si sposta a San Giorgio Canavese sulle linee Pininfarina, attraversando tre restyling fino al 2004 e lasciando infine spazio alla Brera nel 2005.
Ma ciò che ha davvero reso la GTV indimenticabile negli USA è stato proprio il suo essere proibita, difficile da ottenere, e quindi ancora più desiderata. Quando un’auto riesce a farsi importare a forza di volontà, è davvero entrata nella leggenda.