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Accordo Dazi USA-Europa, altro che buone notizie: l’allarme gela il mercato

Published by
Francesco Domenighini
Tempo di lettura: 2 minuti

Continuano le polemiche sui dazi USA-UE e ora arriva l’ennesima mazzata.

Non sono di certo anni facili nel mondo delle auto, con tantissime aziende che in questi anni hanno evidenziato una profonda crisi, con le vendite che non stanno dando di certo i risultati sperati. La gestione delle istituzioni è stata ampiamente negativa e tutti devono fare i conti con le decisioni prese in passato.

Accordo Dazi USA-Europa, altro che buone notizie: l’allarme gela il mercato (Ansa – reportmotori.it)

L‘Unione Europea da anni sta portando avanti delle politiche che hanno ben poco a che fare con le logiche di mercato, visto che si sta puntando tutto su di un settore di nicchia come l’elettrico. A peggiorare il tutto ci pensano poi le scelte di Donald Trump che stanno mettendo in crisi anche le aziende statunitensi.

I dazi che sono imposti al giorno d’oggi sono una scelta a dir poco fallimentare e che sta comportando grossi problemi a entrambi i colossi. Ora si è deciso di abbattere il proprio valore al 15%, ma a quanto pare non sembra che il tutto possa portare a dei buoni risultati.

Dazi USA-UE: Audi è molto preoccupata

Nonostante Donald Trump abbia parlato dell’accordo per i dazi tra USA e Unione Europea come “Il più grande degli accordi”, ma del resto quando parla di sé stesso deve sempre essere tutto ingigantito, Audi evidenzia come la situazione sia tutt’altro che positiva. I Quattro Cerchi infatti hanno dovuto aggiornare le previsioni finanziarie per il 2025, con l’aggiornamento dei dazi che ha portato a un valore di circa 7,5 miliardi di euro.

Dazi USA-UE: Audi è molto preoccupata (Ansa – reportmotori.it)

In precedenza infatti si erano stanziati dei ricavi che avrebbero dovuto essere tra i 67,5 e i 72,5 miliardi di euro, mentre ora il nuovo prospetto è tra i 65 e i 70 miliardi. Dunque stiamo parlando di un margine operativo che cala rispetto al precedente, con la motivazione che deriva soprattutto dal fatto che si dovranno riprogrammare i costi di gestione interna.

Audi infatti non ha modo di poter sfruttare degli impianti di produzione negli USA, a meno che non si decida di sfruttare lo stabilimento nel Tennessee di Volkswagen. Un duro colpo per Audi, visto come Mercedes e BMW, i suoi storici rivali sul mercato, hanno modo di poter produrre in stabilimenti nella nazione nordamericana. Il 2025 sta andando a rilento e ora ci sono altri grossi problemi per un settore automobilistico che non aveva di certo bisogno anche dei dazi.