Dopo 500 anni questo motore umilia elettrico e benzina: la potenza che sprigiona è inaudita - Reportmotori.it
La potenza che sprigiona fa restare a bocca aperta. Pur avendo alle spalle 500 anni questo motore va meglio di uno elettrico o a benzina.
Come funzioneranno le auto del futuro è l’interrogativo che un po’ tutti si stanno ponendo, soprattutto alla luce di una scadenza che arriverà a breve. Il 2035 è più vicino di quanto si possa credere e stando a quanto richiesto dalla Commissione Europea, da quel momento in poi non potranno più essere messe in circolazione vetture alimentate a gasolio e a benzina, dunque non verranno più ammesse nemmeno le ibride.
Malgrado il fascino dell’idrogeno resista e diversi costruttori stiano cercando di renderlo meno costoso e appetibile per un uso più ampio, l’elettrico continua essere considerato l’avvenire essendo già il presente. In alcuni Paesi, specialmente del Nord Europa, i motori “verdi” sono già prevalenti. Eppure, guardando al passato qualcuno ha intercettato un’alternativa ancora più interessante garantendo grande potenza per una spesa assai ridotta.
Tutto è partito da un’azienda attiva nel commercio delle imbarcazioni e delle navi che ha pensato bene di riavvolgere il nastro e sfruttare per i suoi prodotti una tecnologia sviluppata ben 500 anni fa e dopo una lunga serie di test il risultato è stato sorprendente. Autrice di questo esperimento è stata l’inglese Cargill e lo strumento utilizzato sono le WindWings, ovvero delle vele giganti e rigide, con cui è stata equipaggiata la nave Pyxis Ocean.
L’osservazione è durata sei mesi e la conclusione è stata che attraverso tale sistema è possibile non solo limitare il rilascio di inquinanti, ma altresì l’utilizzo di carburante. Come facilmente deducibile dal nome, il riferimento è all’energia eolica, quella che una nazione come la nostra, lambita per buona parte del suo profilo dell’acqua potrebbe produrre in quantità. La sperimentazione è stata condotta apposta nella nautica essendo soggetta alle emissioni.
Come detto il primo giudizio è stato ritenuto positivo, ma per avere un quadro più chiaro e definito, la compagnia ha promesso che replicherà la prova su più imbarcazioni. Qualora con numeri importanti i benefici dovessero rivelarsi altrettanto significativi, si potrebbe pensare di estendere l’opportunità alle quattro ruote. E’ ovvio che trattandosi di un progetto in itinere la strada sia ancora lunga e complessa, ma potrebbe comunque rivelarsi un’opzione interessante da approfondire e implementare.