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Citroen SM: un V6 Maserati per una berlina sportiva

Tempo di lettura: 2 minuti

Citroen SM meglio conosciuta come Citroen – Maserati, è una imponente vettura di fascia alta prodotta in 12.920 esemplari dalla Casa francese dal 1970 al 1975.

Ha contribuito a dare un nuovo volto al brand francese, dopo il successo di un modello come la 2CV ritenuto fino ad allora, un brand “popolare”, la Citroen SM è stata una scommessa vincente.

Le sue dimensioni erano importanti, grazie ad una lunghezza di 4,913 metri, una larghezza di 1,836 metri, con un’altezza di 1,324 metri ed un passo si 2,950 metri, sin dall’inizio dello sviluppo del progetto, tanta era l’incertezza su quale poteva essere il propulsore, ma l’acquisizione nel 1968, da parte della Citroen, del pacchetto di maggioranza della Maserati, risolse il problema perché la Casa francese poteva disporre di diversi propulsori in grado di equipaggiare una vettura Gran Turismo dalle alte prestazioni.

La scelta cadde sul motore conosciuto con la sigla C114/1, ossia un V6 da 2.670 cc, a tre carburatori doppio corpo Weber 42 DCNF, con distribuzione a doppio asse a camme in testa per bancata.

La potenza erogata era di 170 CV c 5.500 giri/min, e queste caratteristiche abbinate al peso a vuoto di 1.450 kg,  spingevano la vettura  ad una velocità di 220 km/h.

Citroen SM: prestazioni da sportiva

Qualche anno dopo, nel 1972 venne annunciata dalla Citroen la versione ad iniezione elettronica ed il nuovo sistema di alimentazione portò ad un aumento della potenza che passò da 170 a 178 CV e della velocità che passò da 220 a 228 km/h.

Per il mercato italiano, veniva offerto con la nuova versione il condizionatore d’aria e l’impianto stereo completo ed il prezzo venne fissato a 6.495.000 lire.

Esteticamente la Citroen  SM presentava nel frontale due grandi gruppi ottici  di sei fari, divisi in anabbaglianti , i due esterni, ed abbaglianti  i quattro centrali,  ed i due interni  orientabili con lo sterzo, oltre ad essere con i restanti autolivellanti in funzione del carico della vettura.

Gli interi gruppi ottici erano carenati al fine di migliorare l’aerodinamica.

E non potevano di certo mancare le sospensioni classiche della Citroen, le idropneumatiche, che erano basate sul principio delle quattro sfere in acciaio riempite per metà con gas c con metà con liquido, con la caratteristica di mantenere la vettura sempre in posizione piana  nonostante le asperità del manto stradale.

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La trasmissione della vettura era a trazione anteriore, con cambio manuale a 5 rapporti, di serie, ed in opzione un cambio automatico a tre rapporti.

giuseppe lasala

Manager con svariata esperienza nel settore contabile ed amministrativo, da sempre appassionato di motori, segue per ReportMotori il segmento automotive e tutto ciò che concerne il lancio di nuove proposte.

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