Volkswagen Phaeton D2 è un concept che non è mai arrivato in produzione.
Dal 2002 la sua antenata ha raffigurato la berlina di lusso che colpĂŹ il mercato per il suo comfort, Volkswagen Phaeton per le sue caratteristiche e per gli eccellenti materiali usati nella produzione, si posizionava al top di gamma.
Imponente nelle dimensioni con una lunghezza di 5,06 metri, una larghezza di 1,90 metri ed unâaltezza di 1,45 metri, la vettura si collocò di diritto nel segmento delle auto di lusso,confortata anche dai materiali utilizzati nellâabitacolo, dalla pelle, dal cromo, dalla impiallacciatura in legno e dalle bocchette di ventilazione che si aprivano elettricamente secondo lâimpostazione del climatizzatore.
Inizialmente la vettura veniva offerta con due motori benzina ed un TDI. La base era costituita da un V6 da 3.2 litri da 241 CV con possibilitĂ di optare anche per il W12 da 6 litri con potenza di 420 CV.
Il TDI era costituito da un V10 con doppio turbocompressore a geometria variabile capace di sviluppare 313 CV con una coppia di 750 Nm.
Nella logica evoluzione di ogni modello, negli anni successivi si lavorò ad un concept pre-serie basato sulla piattaforma MLA realizzato da Marco Pavone, responsabile del design degli esterni e Tomasz Bachorski responsabile del design degli interni che ottenne il via libera.
Nel 2016, però, il Consiglio di Amministrazione decise di abbandonare il progetto a favore della mobilitĂ elettrica, che doveva interessare tutti i modelli del Gruppo, pur se Jozef KabaĹ, responsabile Design di Volkswagen ha da sempre guardato con attenzione alla Phaeton D2, ma soprattutto allâantenata, che dimostrò di cosa era capace venti anni fa la Casa tedesca.
Non ebbe successo in Italia, il suo collocarsi in un segmento di mercato dominato da ammiraglie del calibro di Mercedes-Benz Classe S, BMW Serie 7 e Audi A8, di sicuro non le facilitava il compito.
Una quattro porte dalla qualitĂ costruttiva eccellente, caduta troppo presto nel dimenticatoio.