Realizzata circa 20 anni fa, la Opel Astra Coupé OPC X-Treme nasceva sulla base della vettura che in quel periodo partecipava al campionato tedesco DTM.
Una supercar stradale, un modello nato da una vettura da competizione che si caratterizzava per uno stile unico, complici anche le portiere che si aprivano ad ala di gabbiano.
Un potente motore a otto cilindri a V, una distribuzione 32 valvole con cilindrata di 4 litri: la sua potenza massima era di ben 444 cavalli per uno 0 – 100 km/h in soli 4 secondi ed una velocità di punta di oltre 300 km/h.
Il motore era stato addolcito, per esser utilizzabile e sfruttabile su strada: i tecnici Opel erano intervenuti sulla fasatura della distribuzione e sul software di gestione elettronica, il rapporto di compressione era stato abbassato mentre aumentava la massa del volano.
Modifiche che rendevano il V8 32 valvole molto più fruibile nell’utilizzo quotidiano.
Fu realizzata a seguito di una gestazione durata sole sette settimane, quella vettura aveva un look molto speciale ed una dinamicità da vera vettura da corsa
Il concetto in quegli anni della casa del fulmine era chiaro: trasferire sulla produzione stradale l’esperienza maturata in pista e nelle differenti competizioni sportive, un’espediente che soprattutto nei primi anni del duemila, molte case automobilistiche utilizzavano per alzare l’asticella ed il livello tecnico dei loro modelli.
La trazione era posteriore, il cambio era un manuale a sei marce montato in posizione transaxle.
Sia le sospensioni anteriori che quelle posteriori erano a doppi bracci oscillanti sovrapposti, l’impianto frenante aveva dischi in carboceramica.
I cerchi erano da 20 pollici, nell’abitacolo presenti rivestimenti in Alcantara e finiture in alluminio satinato, i sedili erano sportivi con cinture di sicurezza a 5 punti, questi ultimi erano dotati di guscio in carbonio.
Grazie ad un peso contenuto di soli 1.150 kg ed a una potenza di 444 cavalli, questa Astra Coupé era una delle più veloci del mercato in quegli anni.