Rosetti Superyachts concept 85m expedition supply vessel
Fulvio Dodich, Presidente di Rosetti Superyachts: “È il più ‘autentico’ yacht che abbia disegnato nei miei 40 anni di carriera. Una parte fondamentale del processo di design è stata l’analisi delle molte navi commerciali lanciate da Rosetti fino a oggi. Queste solide e sicure navi devono operare ininterrottamente in ogni condizione meteorologica ed è questo stesso DNA che è stato integrato nel concept dell’85 metri expedition. Un altro criterio fondamentale di questo progetto era che fosse realizzabile seguendo i criteri design to market and design to service. Ho conosciuto Tommaso oltre 20 anni fa e abbiamo lavorato insieme allo sviluppo di un progetto che combinasse la sua creatività, la mia conoscenza delle richieste del mercato e che nel contempo rispondesse ai requisiti tecnici richiesti per la certificazione alla navigazione senza limiti”.
Questo concept è disponibile in due versioni con un helipad completamente certificato posizionato a centro nave o a poppa, a seconda dei desideri dell’armatore. Entrambe le configurazioni raggiungono circa le 2.200GT e possono ospitare tender di grandi dimensioni sul ponte, ma la versione con helipad a poppa garantisce diversi vantaggi pratici. Per esempio un’unità a vela può essere posizionata a centro barca senza creare problemi all’operatività dell’elicottero. Con modifiche minime al design, il grande salone posto sotto l’helipad può essere sostituito con un hangar dedicato proprio all’elicottero.
“Nonostante l’abbondanza di spazi esterni, abbiamo optato per un layout che ottimizza i volumi interni della sovrastruttura di prua”, dichiara Spadolini a proposito del layout a cinque ponti.
Il ponte a tutto baglio dedicato all’armatore presenta a prua una suite open-plan, bagni separati (lui&lei), guardaroba walk-in e una zona pranzo a poppa. Anche il ponte superiore prodiero è dedicato all’armatore e prevede una lounge privata, uno studio/ufficio e l’accesso all’area all’aperto con piscina. Un altro salone poppiero funge da media room e/o sky lounge.
La plancia di comando assicura la massima visibilità, mentre il ponte inferiore dà accesso alla sala motori e comprende officina, lavanderia, cella frigorifera, dry store, deposito biancheria, deposito dei rifiuti e altre aree tecniche.
Lo stile esterno firmato Spadolini è mascolino e robusto, ma le vetrate aggiungono un tocco di eleganza tipicamente superyacht glamour, ad un design comunque perfetto per un expedition yacht o uno shadow vessel.
Trattandosi di un progetto totalmente custom, gli armatori possono scegliere i propri interior designers, ma Spadolini ha comunque sviluppato un’identità di interni che egli stesso descrive come “contemporanea e confortevole, e non sfarzosa”.
I grandi tender sono fondamentali per un expedition e il garage di babordo sul ponte inferiore può ospitare due tender, oltre a diversi Personal Water Craft (il tender MOB è posizionato in un alloggio protetto sul ponte di prua).
A dritta ecco l’area wellness, un camerino e il bagno collegati tramite un corridoio all’enorme beach club poppiero con palestra e piattaforme abbattibili su entrambi i lati.
La forma della carena è stata sviluppata dagli architetti navali presso Rolls-Royce Marine in Norvegia per ottenere la massima efficienza e marinità anche con cattivo tempo. È stata posta un’attenzione speciale per garantire una navigazione “asciutta” tramite un ingresso in acqua sottile, una caratteristica prua svasata per ridurre gli spruzzi e un’altezza del ponte a prua di 12,5 metri sul livello del mare.
Rosetti Superyachts ha scelto Rolls-Royce come fornitore di soluzioni che integrano l’engineering e la dotazione di motori, sistemi propulsivi elettrici e trasmissioni.
L’85 metri è il più grande modello della nuova gamma di concept proposti da Rosetti Superyachts, disegnati da Tommaso Spadolini. “Mi sono rivolto direttamente a Tommaso perché ha un approccio flessibile, caratteristica che non si ritrova spesso tra i designer. Il risultato è un vero expedition superyacht che credo unisca le richieste del mercato e le caratteristiche capacità costruttive del cantiere”.