Ha un motore da 2 litri, un diesel che grazie alla presenza del turbocompressore e di un cambio automatico doppia frizione, regala alla Ford Focus ST 2.0 TDCi prestazioni interessanti, abbinati a consumi ridotti.
Lunga 4,56 centimetri, con un passo di 2,65 metri ed un peso di 1488 chili, la Ford Focus ST TDCi Station Wagon, mostra un design equilibrato grazie alla presenza di una linea di cintura che progressivamente dall’anteriore si alza verso il posteriore, lasciando intravedere giochi di linee e curvature, interessanti.
ST significa prestazioni, passione per la velocità, divertimento in curva: all’interno della divisione Ford Performance sanno bene di cosa stiamo parlando, perché le prestazioni, qui devono esser messe al primo piano, di pari passo con un comfort soddisfacente.
Per andare forte serve potenza ma anche coppia e la Ford Focus ST 2.0 TDCi Station Wagon, sembra sposare alla perfezione questo binomio, perché di fatto, le sue performance risultano elevate, testimoniate non solo da una velocità massima che sfiora i 220 km/h, ma da una accelerazione 0-100 km/h in soli 8,3 secondi.
Dotato di una voce assolutamente discreta, il vitaminizzato due litri TDCi spinge forte sin dai bassi regimi, del resto la coppia massima disponibile a partire dai 2.000 giri al minuto, raggiunge il suo picco intorno ai 3.500 giri; ciò permette, complice un veloce quanto intelligente cambio automatico doppia frizione, di uscire da una curva e poter contare immediatamente sulla capacità del motore, nel salire di giri.
Il volante diretto, è preciso e permette, complice un’ottima tenuta di strada, di impostare con precisione millimetrica, ogni curva. La vettura pur essendo una Station dalle dimensioni tutt’altro che compatte, ha un rollio minimo.
La vernice Stealth Grey rende la Focus ST , decisamente cattiva, ma anche gli interni non sono da meno, grazie ai nuovi sedili sportivi Recaro, rivestiti integralmente in morbida e pregiata pelle, e ad una serie di particolari, che rendono l’abitacolo di questa station, marcatamente sportivo.
Se al centro della plancia si fa notare immediatamente il nuovo sistema Sync 2 con schermo da 8 pollici e comandi touchscreen, sulla sommità della plancia troviamo tre piccoli indicatori analogici, che indicano la temperatura dell’olio, la pressione di sovralimentazione e la pressione dell’olio.
Bello il volante a tre razze, impreziosito da numerosi tasti che comandano l’impianto audio, il cruise control ed il telefono. Ottimo il climatizzatore automatico bizona, ricco di informazioni il quadro digitale del computer di bordo che separa i due classici strumenti circolari della strumentazione (contagiri e contachilometri).
Siamo curiosi di capire il comportamento stradale della Ford Focus ST 2.0 TDCi da 185 cavalli, perché l’aspetto aggressivo della vettura si contrappone al suo esser pur sempre una station!
Su strada si apprezza prima di tutto il comfort di bordo, il motore ha una voce pressoché ovattata, anche salendo di giri, difficile sentire rumori anche aerodinamici, complice una perfetta insonorizzazione dell’abitacolo e delle sospensioni che per quanto rigide, mostrano di filtrare al meglio le asperità del fondo stradale. Comoda la seduta, le regolazioni elettriche dei sedili anteriori presenti sull’esemplare in prova, sono perfette per raggiungere rapidamente la posizione di guida ottimale, così come basta poco per capire ed apprezzare il funzionamento del nuovo SYNC2 .
In curva si apprezza l’equilibrio dinamico della Focus ST : il rollio è moderato, i trasferimenti di carico sono avvertibili solo nei tornanti, quando si arriva forte, si frena e si inserisce la vettura in curva.
Bisogna esser decisi nel mantenere l’anteriore sulla traiettoria desiderata, moderando il rilascio del gas, in modo da favorire il progressivo spostamento dei pesi.
I freni sono potenti e modulabili, difficile metter in crisi l’impianto frenante sovradimensionato.
Grintosa, veloce e parca nei consumi, se volete una sportiva per la famiglia, con tanto spazio ed a un prezzo non eccessivo la Ford Focus ST 2.0 TDCi probabilmente è la station giusta!
a cura di Marco Lasala