Se allo spegnersi dei semafori scattano benissimo Jorge Lorenzo e Bradley Smith, Marc Marquez non è da meno e li segue in attesa di sferrare il colpo, Valentino Rossi segue Pol Espargarò, forte di un ottimo feeling con la sua Yamaha M1.
Ma Marquez non perde tempo e dopo averli sorpassati inizia ad avere un ritmo pauroso.
Intanto Valentino Rossi si sbarazza di Pol Espargarò e segue le due Yamaha.
Le Ducati di Cal Crutchlow e Andrea Iannone sono subito dietro Espargarò e Pedrosa, ma un contatto del pilota Honda con Iannone poterà entrambi al ritiro, con l’italiano che finisce sull’erba.
Il terzetto che comanda la gara è formato da Marquez, Jorge Lorenzo e Valentino Rossi, segue Crutchlow.
Ma quando i giochi sembrano fatti ecco arrivare la dea bendata: al diciassettesimo giro, Marc Marquez perde il controllo della sua Honda Rc213V, l’anteriore parte e per lo spagnolo giochi finiti.
Valentino Rossi che precedentemente aveva sorpassato il suo compagno di squadra si trova così al comando.
A pochi giri dalla fine della gara anche Cal Crutchlow scivola, Bradley Smith completa il podio davanti alle Ducati di Andrea Dovizioso e Hector Barberá (Avintia Racing).
Peccato per Crutchlow, aveva condotto fino a poco prima della scivolata, una gara esemplare!