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Per la Ferrari un GP da dimenticare!

Tempo di lettura: 3 minuti

Un Gran Premio da dimenticare, una gara che la Ferrari deve lasciarsi alle spalle per guardare il futuro.

Il Bahrain mette in luce tutte le lacune di un progetto totalmente nuovo ma che merita e necessita di immediati sviluppi per colmare un gap evidente della Ferrari.

Non solo in termini di affidabilità la Ferrari F138 mostra tutta la sua inferiorità rispetto alle McLaren Mercedes anche in rettilineo, dove le prestazioni sono nettamente inferiori.

Dimenticare e crescere: questo è l’unico modo per la squadra del cavallino rampante di riemergere con successo, d’ora in avanti sarà vietato sbagliare!

Fernando Alonso: “Oggi la gara è stata complicata per noi, anche se sapevamo cosa ci aspettava perché con i suoi lunghi rettilinei questo circuito mette in evidenza le nostre debolezze. Il team ha fatto un lavoro super, ha risolto il problema che ho avuto ieri nell’ultima porzione di qualifiche, partenza e strategia sono state perfette. L’ingresso in pista della Safety car ci ha aiutato a recuperare un po’ di distanza dalle macchine che avevamo davanti e anche a risparmiare benzina, ma non è bastato ad ottenere di più perché otto vetture davanti hanno fatto meglio di noi. Anche se abbiamo fatto il massimo non
possiamo certamente dirci soddisfatti del livello della nostra prestazione e ora dobbiamo pensare a lavorare giorno e notte, perché la stagione è solo all’inizio e credo ci sia margine per recuperare. Abbiamo le risorse e il potenziale per farlo, è tutto nelle nostre mani. Quella che inizia domani sarà una settimana chiave, perché martedì e mercoledì torneremo in pista per provare in vista delle prossime gare. Il nostro è un programma di lavoro molto aggressivo, perché certamente gli avversari non staranno a guardare”.

Kimi Raikkonen: “Sono molto dispiaciuto per il risultato di oggi, perché dopo le qualifiche mi aspettavo di fare meglio. La partenza non è andata bene e ho perso subito alcune posizioni. Al primo giro sono stato colpito da Magnussen, per fortuna senza riportare danni, ma cercare la rimonta a quel punto era molto difficile, perché l’assenza di carico aerodinamico e di velocità sul rettilineo rendeva complicati i sorpassi. Sapevamo che questa è la pista che meno si adatta alle caratteristiche della nostra vettura e anche che le Mercedes sarebbero state molto veloci, ma il comportamento della vettura è migliorato in generale rispetto alle prime gare e questo mi rende fiducioso per le prossime. Ci aspetta molto lavoro e approfitteremo di questi giorni di test per cercare di migliorare già dalla prossima gara in Cina”.

Pat Fry: “Oggi non potevamo chiedere di più alla nostra vettura e ai nostri piloti, perché qui è emerso come il nostro maggior limite sia nella velocità di punta. Questo ci ha costretti ad un gara in difesa e anche se nella sezione centrale del tracciato – quella con più curve – la F14 T si è dimostrata più competitiva, ciò non è bastato a Fernando e a Kimi per attaccare i nostri avversari. A Maranello stiamo lavorando su soluzioni che possano garantire una migliore erogazione della potenza e una migliore guidabilità, ma anche sul fronte aerodinamico stiamo cercando di migliorare l’efficienza della vettura. I dati raccolti oggi in gara saranno di riferimento nell’ottica dell’importante programma di verifiche che abbiamo pianificato per il test che si terrà nei prossimi giorni proprio qui a Sakhir”.

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