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Vespa Primavera: la storia continua

Tempo di lettura: 3 minuti

Vespa Primavera, un’icona, uno stile di vita che parte dal lontano 1968, per rivoluzionare e cambiare il mondo.

Erano gli anni della voglia di libertà e la Vespa Primavera incarnava quell’ immutato desiderio dei giovani di distinguersi dalla massa, quel sogno di scoprire il mondo attraverso una mobilità veloce, agile, personalizzata.

Faceva sognare per quella sua naturale voglia di uscire fuori da ogni schema concettuale, Vespa Primavera faceva innamorare per la sua brillantezza, per quel suo spirito free che dall’America all’Europa Occidentale aveva rotto ogni schema con il passato.

Gli anni ’60 sono gli anni della rivoluzione, della protesta dei giovani e della loro voglia di cambiare il mondo, e così la Vespa Primavera rappresentò un primo e fondamentale tassello in un importante periodo storico per il nostro paese.

Negli  anni che si susseguirono varie furono le edizioni della Vespa, dalla PX degli anni ’70, dove attraverso quelle semplici due ruote motorizzate i giovani erano in grado di viaggiare ed imbattersi in nuove avventure esplorative di un mondo a loro sconosciuto. La PX segnò un’epoca dove lo stile della libertà si impose nelle famiglie, perché la rivoluzione di un modello nato per conquistare era solo all’inizio.

La nuova Vespa Primavera rappresenta un autentico salto nel futuro del modello che l’ha preceduto; spesso un cambiamento è fonte di semplici ritocchi ed aggiornamenti; tutto ciò però non ha riguardato la nuova Vespa Primavera che rispetto al modello che l’ha preceduta, non ha in comune un bullone, una vite!

Forme che non passano inosservate, una tecnologia costruttiva che lancia la nuova Vespa Primavera in una nicchia di motocicli che non ha rivali: dal sediolino alle prestazioni, dallo stile di guida alla personalità intrinseca di questo nuovo modello, Piaggio Vespa Primavera si afferma in un mercato caratterizzato dai forti contrasti dettati dalla congiuntura economica ma che nonostante tutto conquista, affascina, lascia sognare.

Uno stile prezioso che dopo 18 milioni di veicoli diffusi nei cinque continenti, oggi si rifà agli anni ’60 con una tecnologia davvero innovativa.

La carrozzeria della nuova Vespa Primavera è costituita in lamiera di acciaio fungendo da elemento portante: ciò ha dato vita ad una rigidità  mai raggiunta prima.

Allo scopo di abbassare il baricentro e rendere la nuova Vespa Primavera più agile, la batteria è stata spostata nel longherone centrale, permettendo al tempo stesso di aumentare la capienza del vano sottosella, portando la sua capacità da 14,3 litri a 16,6.

A dispetto della Vespa LX, sulla Vespa Primavera il collegamento del motore alla scocca è realizzato con un sistema di braccetti a due gradi di libertà con tamponi in gomma; una tecnica costruttiva unica per il segmento di mercato occupato dalla new entry Piaggio, che permette un consistente aumento del comfort attraverso una drastica riduzione delle vibrazioni.

Innovativa è la sospensione anteriore, dove il classico schema monobraccio, marchio distintivo da sempre della Vespa, è stato completamente ridisegnato: l’ammortizzatore è collegato alla ruota da un supporto di alluminio tramite un perno di incernieramento, una novità assoluta rispetto alla Vespa LX che ne prevedeva il fissaggio attraverso due viti.

Dal punto di vista motoristico, la nuova Vespa Primavera monta moderni motori a 3 Valvole nelle versioni 125 e 150.

Il monocilindrico 4 tempi raffreddato ad aria, con distribuzione 3 valvole si caratterizza per un’ottima potenza e per consumi di carburante davvero contenuti.

Abbiamo avuto modo di provare in anteprima assoluta la nuova Vespa Primavera lungo le strade di Barcellona (Spagna) provando prima la versione 150 e poi la 125. L’ottima tenuta di strada che da sempre caratterizza le moderne Vespe raggiunge un limite ancora più elevato sulla nuova Primavera: la sua agilità permette facili disimpegni nel traffico, con una stabilità tangibile sin dai primi chilometri.

Buone le prestazioni del 125, ottime quelle del 150, dove la maggiore potenza rispetto alla sorella minore è riscontrabile sia in fase di accelerazione che in fase di allungo, situazione dove la nuova Vespa Primavera dimostra ampiamente di esser figlia della più moderna tecnologia italiana.

Bella e completa la strumentazione, che reinterpreta in chiave moderna la classica presenza del tachimetro con in più indicazioni sulla benzina e contachilometri parziale e totale.

Pregi
Estetica
Qualità costruttiva
Comfort

Difetti
Sella troppo dura

 

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