La combinazione di un motore a combustione interna e di due motori elettrici tra di loro indipendenti – uno disposto sull’asse anteriore e l’altro sull’asse posteriore – ha posto difficoltà completamente nuove nello sviluppo delle strategie industriali. “Per sviluppare questa nuova sportiva abbiamo impegnato come non mai tutto il nostro patrimonio tecnologi-co e tutta la nostra capacità innovativa”, sottolinea Wolfgang Hatz. Queste strategie industriali e lo svi-luppo di nuovi pacchetti software costituiscono una competenza principale di Porsche. Entrambi gli elementi progettuali influenzano fortemente la qualità di guida che, sulla 918 Spyder, sarà la più elevata possibile, abbinando inoltre minimi consumi e prestazioni massime. I primi risultati dei collaudi su strada hanno soddisfatto tutte le ambiziose attese riposte nella 918 Spyder.
La nuova supersportiva 918 Spyder è stata concepita con un impianto propulsivo di tipo plug-in, nel quale un motore a combustione interna di elevatissime prestazioni è accoppiato ad avanzatissimi motori elettrici, consentendo prestazioni veramente straordinarie: da un lato il comportamento dinamico deri-vante dalla potenza di una vettura da competizione capace di 770 CV, dall’altra un consumo di circa tre litri ogni 100 chilometri. Oltre a ciò, con quest’avveniristica vettura, Porsche ha imboccato nuovi percorsi progettuali: telaio monoscocca in fibra di carbonio, assetto aerodinamico variabile, sterzatura posteriore adattiva e terminali di scarico “Top Pipes” a sbocco superiore verticale. Tutte queste soluzioni sono il miglior biglietto da visita della 918 Spyder e mostrano chiaramente il valore di Porsche Intelligent Performance, la filosofia progettuale di Porsche per il futuro.