Dalla griglia di partenza del Gran Premio de Aragón scatta bene Ben Spies (Yamaha Factory Racing) che si mette subito al comando seguito da Pedrosa (Repsol Honda), Stoner (Repsol Honda) e Lorenzo (Yamaha Factory Racing), mentre esce di scena dopo solo poche curve il rookie Karel Abraham (Cardion AB Motoracing) costringendo Randy De Puniet (Pramac Racing) ad uscire largo per evitare l’impatto. Un altro grande protagonista abbandona la prova a seguito di un incontro ravvicinato con l’asfalto: si tratta dell’italiano Andrea Dovizioso (Repsol Honda), che deve così dire addio in anticipo alla terza gara in terra spagnola.
Bastano una manciata di curve al leader del Campionato Stoner per far capire al resto dello schieramento di voler mettere mano sui 25 punti in palio: l’australiano supera il compagno di squadra Pedrosa e il texano Spies, che scivola così subito dietro la coppia Repsol Honda seguito da Lorenzo.
Poco dietro Marco Simoncelli (San Carlo Honda Gresini), lanciato dalla sesta posizione sulla griglia, guadagna terreno mettendosi alle spalle l’americano Nicky Hayden (Ducati Team) e piazzandosi sulla scia dell’attuale Campione del Mondo MotoGP.
Conclude 4º Marco Simoncelli, seguito da Ben Spies, Álvaro Bautista (Rizla Suzuki), Nicky Hayden ed Hector Barberá (Mapfre Aspar Team).
Valentino Rossi (Ducati Team) sconta la penalità seguita alla violazione della regola sul numero dei motori consentito partendo dalla Pit Lane con 10 secondi di ritardo rispetto agli altri piloti presenti sulla griglia. L’italiano prova comunque a fare la sua gara, risalendo la classifica finale a colpi di sorpassi fino ad accomodarsi in 10ma posizione, alle spalle del rookie inglese Cal Crutchlow (Monster Yamaha Tech 3).
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