Dove avviene il furto
I moderni sistemi antifurto hanno reso i furti indubbiamente più difficili, ma non per questo impossibili; ladri esperti e con attrezzatura adeguata sono in grado di disattivare gran parte dei sistemi antifurto nel giro di pochi minuti. Inoltre, alle tradizionali tecniche di furto se ne sono aggiunte alcune molte pericolose, anche per l’incolumità stessa dei proprietari dei veicoli: in diversi casi i ladri non esitano ad entrare in casa per rubare le chiavi delle auto.
Può così accadere che il proprietario dell’auto si accorga della sottrazione della chiave solo diversi giorni dopo, rendendo di fatto più difficile il ritrovamento dell’auto. Talvolta invece, ed è l’eventualità più temuta, questi tentativi possono degenerare in vere e proprie rapine violente ai danni dei residenti.
Stando ai risultati della ricerca, nella maggior parte dei casi il furto dell’auto avviene proprio in situazioni apparentemente percepite come “sicure”, nei pressi dell’abitazione della vittima. Tra i luoghi preferiti dai topi di auto per portare a termine le proprie azioni criminali:
– parcheggio esterno vicino a casa: 36,2%
– parcheggio in luogo pubblico: 23,8%
– garage interno: 13,8%
Tecniche di furto e presenza di antifurto
In 40 casi su 100 il derubato non è in grado di ricostruire le modalità seguite dai ladri per portare a termine la loro azione criminale. Negli altri casi il furto avviene con scasso diretto (31,2%), con traino e poi scasso (13,8%), con sottrazione di chiavi (5%) o con altri stratagemmi (10%), quali ad esempio l’asportazione dell’antifurto meccanico, la sostituzione della targa e la clonazione del telecomando.
Un altro degli stratagemmi sempre più diffuso ha a che fare direttamente con le rapine presso le concessionarie: la custodia delle chiavi originali all’interno dei veicoli oppure presso un punto centrale situato all’interno del negozio rende più semplice il furto di auto in esposizione.
In 63 casi su 100 la sottrazione dell’auto si verifica nonostante la presenza di un sistema antifurto: elettronico di serie nel 75% dei casi, blocca sterzo-pedaliera (21,2%), allarme acustico aggiunto (9,6%), blocco motore aggiunto (7,7%) e sistema di localizzazione satellitare (5,8%).
Oltre al 35% delle vittime di furto che non si dotano di antifurto (nonostante i dati attestino il primato del nostro Paese nella classifica delle sottrazioni di auto a livello europeo), anche per il 63,8% degli automobilisti che lo hanno inserito, l’antifurto non svolge il suo ruolo in modo decisivo ed efficace.
La spiegazione di coloro che hanno deciso di non dotarsi di un antifurto è semplice: per gran parte degli intervistati l’auto non è ritenuta nuova (43% circa) e appetibile dai ladri (21,4%). Questo è un errore di valutazione molto frequente, molte organizzazioni criminali infatti preferiscono rubare auto non nuove perché presentano un’elettronica meno sofisticata e perché maggiormente utili nel mercato nero dei pezzi di ricambio. Numerose sottrazioni dei veicoli a scopo cannibalizzazione sono state inoltre riscontrate in Puglia. In questo territorio il modus operandi della criminalità prevede infatti il “ricovero” dei veicoli rubati all’interno di capannoni, finte serre o all’aperto nel mezzo di uliveti. Le foglie degli alberi nascondono ad occhi indiscreti il maltolto, anche da eventuali perlustrazioni dall’alto con gli elicotteri. Proprio a fronte di questi particolari “escamotage” messi in atto dai malviventi il sistema LoJack si è rilevato molto efficace grazie alla possibilità di rilevare e tracciare il segnale a radiofrequenza emesso dal veicolo rubato anche nei sentieri campestri più isolati.