Non sono uno di quelli che ritiene che qualche grado di temperatura in più o in meno possano determinare chissà quali cambiamenti nella prestazione delle vetture in pista quindi non mi sento di dire che il fatto che ieri facesse più caldo rispetto a sabato abbia necessariamente giocato in nostro favore. Venerdì, quando le temperature erano simili a quelle delle qualifiche, la macchina andava molto bene: il giorno dopo, sin dal mattino, non era altrettanto buona e dobbiamo capire perché sia accaduto, analizzando i dati con grande attenzione.
Per me non ci sono state grosse sorprese in questo weekend, soprattutto perché non ero arrivato a Melbourne con un’idea precisa di quali sarebbero stati i rapporti di forze in campo. Dai test, soprattutto quest’anno, era difficile farsi un quadro realistico della situazione. L’unica sorpresa, in positivo, è stata il comportamento delle gomme Pirelli che, almeno all’Albert Park, hanno mostrato un degrado minore di quello che si era visto ai test. Vedremo come andranno le cose in Malesia, a Sepang, su un circuito molto diverso da quello semicittadino dell’Albert Park.
Sono rimasto in Australia e ci resterò fino all’inizio della prossima settimana, quando partirò per la Malesia. E’ importante prepararsi al meglio per i prossimi due appuntamenti, che saranno consecutivi ed entrambi molto impegnativi dal punto di vista fisico, in particolare quello di Sepang, dove si gira con temperature elevatissime.