Promossa dall’Automobile Club di Milano ed organizzata dall’agenzia MAC Group, alla prestigiosa kermesse hanno preso parte 150 automobili provenienti da tutto il mondo, un vero e proprio “museo in movimento” capace di raccontare la storia della mobilità dal 1861 ad oggi. Al primo e secondo posto si sono classificate due preziosi esemplari del Museo Alfa Romeo: la “6C 1500 Super Sport” del 1928 (equipaggio Moceri-Labate) e la 6C 1750 Gran Sport” carrozzata Zagato del 1930 (Salvinelli-De Marco).
Nonostante le condizioni meteo proibitive, la “6C 1500 Super Sport” del 1928 ha tagliato per prima il traguardo di Milano bissando così il successo dello scorso anno e riconfermando, oltre all’abilità dell’equipaggio, le caratteristiche di affidabilità e brillantezza che contraddistinguono questo modello. Partita con il numero di gara “1”, l’Alfa Romeo 1500 era la veterana della manifestazione che, per la prima volta, presentava un percorso circolare: infatti, partenza e arrivo sono avvenuti nel centro di Milano, toccando nei tre giorni di gara le città di Torino, Sanremo e Genova. La seconda classificata è stata la mitica “6C 1750 Gran Sport” carrozzata Zagato del 1930, un’icona tra le gran turismo anni 30 che ha accompagnato la 1500 sotto la bandiera a scacchi di Milano. Inoltre, entrambe le vetture prenderanno parte alla Mille Miglia del prossimo maggio con gli stessi equipaggi.
Infine, il brand ha messo a disposizione dell’organizzazione una flotta di Alfa Romeo Giulietta, un vero e proprio “concentrato” di performance, comfort e sicurezza come dimostrano il brillante 1.4 MultiAir Turbobenzina – premiato come “Miglior Nuovo Motore dell’Anno 2010” dalla giuria internazionale International Engine of The Year – al quale si è aggiunto il 2.0 JTDM-2 da 140 CV che completa la gamma dei turbodiesel. Inoltre, Giulietta è anche una vettura funzionale che offre abitabilità e comfort ai massimi livelli con 5 comodi posti, oltre ad essere la berlina due volumi più sicura secondo Euro NCAP (cinque stelle rating 2010 con un punteggio globale di 87/100) con un occhio ai costi di gestione come dimostrano i tagliandi delle motorizzazioni diesel a 35.000 Km.