La realizzazione grafica è curatissima in ogni particolare, il carbonio delle carene si mescola perfettamente in aerografie aggressive ed originali: il codino, sembra quasi esser fatto di alluminio, tanta è la meticolosità della realizzazione grafica così come il serbatoio in carbonio. . . .
Sembra quasi che in questa moto si voglia comunicare un desiderio di esplosione, una potenza cattiva che fuoriesce da un materiale composito, quale quello della fibra di carbonio.
All’altezza della realizzazione grafica è il reparto sospensioni: come di consueto su ogni moto supersportiva, le forcelle ed il mono di serie sono stati sostituiti da componenti aftermaket. In questo caso la scelta è caduta sulle Ohlins: cartucce forcella complete e mono posteriore TTX completano una ciclistica rigorosa degna del campionato supersport.
Il motore ha beneficiato di numerosi interventi non esasperati ma mirati ad accrescerne le prestazioni. L’ impianto di scarico completo è un Akrapovic Full Titanium, mentre della Diapason Racing (Yec), sono numerosi componenti quali: cornetti di aspirazione, centralina, cablaggio,volano ed infine guarnizione testata. Le pedane pilota sono delle Walter Moto 3.5, la trasmissione è passo 520.
Per il reparto frenante troviamo le pinze anteriori Brembo monoblocco M4 che lavorano in accoppiata a dischi pista stretta da 6mm ed una pompa freno RCS; al posteriore troviamo un disco braking a margherita.
Complimenti a Marco Agus e alla sua Yamaha R6 “T 800 Special” dove un’estetica da “urlo” in abbinamento a degli accessori di qualità danno vita ad una sportiva unica nel suo genere.