Lorenzo non ha gradito la guida del Campione del Mondo in carica, e in un’intervista post GP non ha mancato di sottolinearlo:
“È stata una grande battaglia tra Valentino e me, due guerrieri con l’istinto del killer. Lo show è fanstatico per le persone che possono assistervi, ma quando sei un pilota su una MotoGP a 300km/h sul rettilineo e in curva a 180-200 km/h non è certo la miglior sensazione del mondo, visto che stai rischiando la vita,” ha detto Lorenzo nel video in allegato. “I miei tre-quattro movimenti nei suoi confronti sono stati corretti e puliti. Al contrario lui è stato legale, ma al limite, dal mio punto di vista. Abbiamo visto come gli piace lottare, è successo con Gibernau, poi con Stoner. E ora con me. Magari i suoi rivali in futuro lo attaccheranno come lui fa di solito!”
“Siamo compagni di squadra, io sono in lotta per il mondiale piloti, ma siamo anche entrambi in lotta per il mondiale Team e Costruttori, e dobbiamo ricordarcelo. Sono deluso di aver perso il podio, naturalmente, perché ne volevo uno in casa Yamaha, ma queste sono le corse”. La decisione di affrontare il GP con il motore vecchio e con le gomma anteriore media non ha aiutato Lorenzo, soprattutto nel finale di gara. “Abbiamo scelto di guidare con il vecchio motore per essere sicuri e comunque non avevo il massimo della fiducia con il pneumatico anteriore, per cui le cose non erano perfette per me, ma comunque abbiamo fatto buoni punti. Nella sfida con Valentino ero svantaggiato ed è stato difficile superarlo”.
Gara a parte, i 13 punti conquistati da Lorenzo gli permetteranno di laurearsi Campione del Mondo in Malesia con ulteriori sei punti, a prescindere dalla presenza o meno del rivale Dani Pedrosa. “Siamo molto vicini a coronare il nostro sogno e spero davvero che ce la possiamo fare il prossimo weekend a Sepang,” ha concluso lo spagnolo.