Con un ulteriore cenno alla tradizione, Koons presenterà la prima mondiale e firmerà la sua vettura il 1° giugno 2010 al Centre Pompidou di Parigi, proprio come fece Roy Lichtenstein nel 1977.
Koons ha presentato per la prima volta il suo concetto di design preliminare per l’auto in occasione di una conferenza stampa tenutasi oggi a New York. Nel corso del suo processo creativo, l’artista ha studiato la storia delle grafiche, degli scatti di luce e della velocità delle auto da corsa. La grafica quindi concepita da Koons evoca potenza, movimento e luce. L’artista utilizza le sue tipiche tinte sature su un fondo nero che contrasta con l’interno color argento della vettura, che egli stesso ha scelto. Il design conferisce alla vettura un aspetto di auto da corsa dinamica, anche da ferma.
“Queste auto da corsa sono come la vita: sono potenti e piene di energia”, dice Koons. “Puoi partecipare insieme ad essa, aggiungervi qualcosa e lasciarti trascendere con la sua energia. C’è davvero tanta potenza sotto il cofano e vorrei che le mie idee trascendessero insieme alla vettura: in fondo si tratta di associarsi a quella potenza”.
Prima mondiale al Centre Pompidou di Parigi
Il Centre Pompidou di Parigi è una delle più prestigiose istituzioni culturali del mondo per l’arte moderna e contemporanea ed è qui che per la prima volta Roy Lichtenstein presentò e firmò la sua vettura nel 1977, così come Jeff Koons lo farà il 1° giugno. Inoltre, il numero della vettura di Koons, il “79”, onora l’auto del 1979 di Andy Warhol. All’auto di Warhol fu assegnato il numero “76”, un omaggio alla vettura di Frank Stella del 1976; entrambe le automobili gareggiarono a Le Mans.
“Fin dal momento in cui fu creato nel 1977, il Centre Pompidou ha agito come un’interfaccia, una piattaforma di scambio tra l’arte creativa e la società, con lo scopo di avvicinare il pubblico all’arte dei nostri tempi, credendo fermamente che l’arte sia in grado di promuovere una società più flessibile ed innovativa”, ha detto Alain Seban, Presidente del Centre Pompidou. “Per questa ragione, il Centre Pompidou è lieto di unirsi al progetto di BMW che, credo, possa far molto nell’avvicinare creazione e società, invitando i grandi artisti dei nostri tempi – da Roy Lichtenstein nel 1997 a Jeff Koons oggi – per sfidare l’oggetto più mitico della nostra epoca, l’automobile, attraverso una creazione unica”.
Il processo di design
“E’ un esercizio affascinante ed ispiratore vedere un artista presentare il proprio punto di vista attraverso una delle nostre auto. Vedere Jeff Koons trasferire la sua sensibilità verso un’auto da corsa BMW mentre lavora con il nostro team per tradurre la sua visione in una vettura pronta a gareggiare è come guardare l’attuazione di un collegamento tra intelligenze tecnica e artistica”, ha detto Frank-Peter Arndt, membro del Consiglio di Amministrazione di BMW AG responsabile dei format culturali internazionali del Gruppo.