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I nuovi semafori diventano realtà: saranno in Italia già nel 2026, come funzionano

Published by
Simone Tortoriello
Tempo di lettura: 3 minuti

L’Italia è pronta ad accogliere nel 2026 i nuovi semafori che cambieranno radicalmente la mobilità nel nostro Paese. Come funzionano

La mobilità urbana sta cambiando, e in Italia, tra città con limiti di velocità a 30km/h in zona urbana e il passaggio al green che invece stenta, le novità non mancano. La nuova rivoluzione che abbraccerà il nostro Paese nel 2026 riguarda l’attenzione crescente verso sistemi intelligenti applicati alla segnaletica stradale, pensati per rendere gli spostamenti più fluidi e prevedibili.

I nuovi semafori diventano realtà: saranno in Italia già nel 2026, come funzionano (Reportmotori)

Negli ultimi anni in molte città europee e asiatiche hanno iniziato a comparire semafori dotati di countdown, piccoli display che indicano quanti secondi mancano al cambio di colore. Una soluzione semplice ma efficace, capace di migliorare il comportamento di pedoni e automobilisti, riducendo frenate brusche, partenze anticipate e attraversamenti azzardati. Ora questa tecnologia è pronta a fare un passo importante anche in Italia.

Semafori con countdown, primi modelli in Italia: dove saranno installati

Nel 2026 saranno installati nel nostro Paese centinaia di nuovi semafori con countdown, segnando una svolta concreta nella gestione degli attraversamenti urbani. Il progetto più avanzato riguarda Roma, dove è previsto l’arrivo di 398 nuovi impianti dotati di display contasecondi. L’investimento complessivo è di circa 4,3 milioni di euro, pari a una spesa media di circa 11.000 euro per ciascun semaforo.

Semafori con countdown, primi modelli in Italia: dove saranno installati (Reportmotori)

Il piano, coordinato da Roma Servizi per la Mobilità, non si limita però a questi primi interventi. L’obiettivo è infatti quello di installare i display countdown su circa 630 impianti semaforici già esistenti, all’interno di un sistema che comprende complessivamente circa 1.420 attraversamenti pedonali. Un’operazione che mira a rendere più leggibili e sicuri i punti più delicati della viabilità cittadina, soprattutto per pedoni, anziani e persone con mobilità ridotta.

Il funzionamento dei nuovi semafori è intuitivo. Accanto alla classica luce rossa o verde compare un display numerico che indica il tempo residuo prima del cambio di segnale. Per chi attraversa a piedi significa sapere esattamente quanto tempo resta per completare il passaggio, evitando corse improvvisate o esitazioni. Per chi guida, invece, il countdown consente di modulare meglio la velocità, riducendo comportamenti impulsivi e migliorando la fluidità del traffico.

L’introduzione di questi sistemi non ha solo un valore pratico, ma anche educativo. Rendere visibile il tempo aiuta a creare abitudini più consapevoli e responsabili, favorendo una convivenza più ordinata tra veicoli e pedoni. È uno di quei casi in cui la tecnologia non complica, ma semplifica.

Resta ora da capire se l’esperienza della Capitale diventerà un modello anche per altre città italiane. I benefici osservati all’estero e le prime sperimentazioni nazionali fanno pensare che l’interesse crescerà rapidamente, soprattutto nei grandi centri urbani dove la gestione degli attraversamenti è una delle sfide principali della mobilità quotidiana.

Il 2026 potrebbe quindi segnare l’inizio di una nuova normalità sulle strade italiane, fatta di semafori più intelligenti e città più attente ai tempi delle persone. Un piccolo cambiamento visivo, ma con un impatto potenzialmente molto grande sulla sicurezza e sulla qualità degli spostamenti urbani.