La Peugeot anti-Mercedes (media press) Reportmotori.it
La Casa francese ha realizzato anche vetture estremamente lussuose che avrebbero potuto creare delle difficoltà ai top brand tedeschi.
La Peugeot, prima di finire nell’agglomerato di marchi controllati dal Gruppo Stellantis, proponeva auto più esuberanti e interessanti sul piano tecnico. Oggi il marchio del Leone francese si è visto costretto a gestire l’ondata di novità tecniche a zero emissioni, puntando soprattutto sui SUV. Facciamo un passo indietro e ripercorriamo il destino di una Casa che avrebbe potuto oggi sfidare Mercedes e BMW se avesse creduto di più nei suoi gioielli.
Le berline della Peugeot non hanno quasi mai riscosso un grande successo. La 604, 605 e la 607 non sono entrate nell’immaginario collettivo come vere e proprie competitor della ammiraglie tedesche o italiane. La 607 avrebbe dovuto sostituire la 605, condizionata dall’inaffidabilità del suo motore di punta, il PRV da 3 litri, nonché da una linea che non aveva fatto breccia nel cuore degli appassionati. La successora venne pompata dai media nelle fasi di sviluppo, come se avrebbe dovuto rappresentare la svolta non sfigurando contro le ammiraglie tedesche, da sempre il punto di riferimento per il segmento E del mercato.
Le prime foto ufficiali, divulgate dalla stampa specializzata, arrivarono nel settembre del 1999, quasi in contemporanea con la sua presentazione ufficiale, in occasione del Salone dell’automobile di Francoforte. I tecnici non badarono a spese. L’intero progetto della 607 arrivò a costare 559,6 milioni di euro. La Peugeot 607 è rimasta sul mercato dal 2000 al 2010 e per oltre un decennio ha rappresentato la punta di diamante della gamma.
Basata sul telaio della 605, non ha condiviso la piattaforma della Citroen C6. La 607 venne equipaggiata di filtro antiparticolato FAP di serie per rispondere agli standard dell’epoca. Nacque dall’estro del designer Murat Günak, già responsabile della 206 CC e dei modelli Togg.
A livello sospensivo era dotata di un avantreno a due semi-MacPherson con barra stabilizzatrice disaccoppiata e un retrotreno a doppi bracci trasversali divergenti. Le versioni V6 hanno avuto un sistema di ammortizzazione regolato ruota per ruota.
La 607 presentava le seguenti motorizzazioni: 2.2 16v: motore 2230 EW12 da cm³ e 160 CV; 2.2 HDi: motore DW12 da 2179 cm³, turbodiesel common rail da 136 CV. 3.0 V6 24v: motore ES9 J4S da 2946 cm³ e 207 CV. Di serie, la 607 disponeva di ABS, airbag frontali e laterali, ESP, climatizzatore, radio CD e alzacristalli elettrici.
Tra gli optional erano disponibili interni in pelle e tetto apribile. Nel 2003 la 607 fu il primo import in Germania a ricevere il Bluetooth. Nel 2005 Peugeot introdusse il V6 HDi, primo sei cilindri diesel della storia del marchio con filtro FAP, ma nonostante tutte queste innovazioni top non ebbe successo.