Audi logo (ANSA) - Reportmotori.it
I tedeschi dell’Audi, negli anni Ottanta, si affidarono ad un’eccellenza italiana per sviluppare un’auto tecnologicamente molto avanzata per quei tempi. Il risultato fu un vero e proprio capolavoro su ruote.
Non è esattamente il momento migliore della storia per l’Audi, ma la casa dei quattro anelli resta un punto di riferimento del settore automotive, in particolar modo nel segmento premium. Oggi vi parliamo della splendida Quartz Concept risalente al 1980, un modello voluto fortemente per festeggiare i 75 anni della rivista svizzera “Automobil Revue“.
La nascita di questo modello origina dal Salone di Ginevra di 45 anni fa, quando Pininfarina si concentrò sulla nuova Audi Quattro, della quale comprese il gran potenziale tecnico. Ingolstadt e Pininfarina decisero così di collaborare per un modello estremo su base Quattro, con un concept di partenza noto come Ur-Quattro, senza la carrozzeria. Il risultato, come andremo a scoprire nelle prossime righe, fu a dir poco eccezionale.
Gli esperti di Pininfarina iniziarono così a sviluppare questo progetto, con una scocca nuova di zecca che fu creata per l’occasione. Era più corta di 30 cm rispetto all’Audi Quattro e fu studiata in galleria del vento, toccando così un coefficiente aerodinamico di 0,45, un risultato sorprendente per quei tempi. A bordo c’era un buono spazio disponibile per i passeggeri posteriori, e fu ricavato anche un vano bagagli. Interessanti le prese d’aria integrate tra i gruppi ottici, mentre i fari erano molto compatti, da soli 75 mm, ed anche molto evoluti.
Per quanto riguarda il motore, l’Audi Quartz Concept era spinta da un 5 cilindri turbo a benzina da 200 cavalli di potenza massima e 2.144 cc di cilindrata, con un picco di coppia pari a 285 nm. Non poteva mancare, ovviamente, la trazione integrale. L’utilizzo smodato della fibra di carbonio permise di risparmiare 90 kg rispetto al modello standard, consentendo così la massa totale a 315 kg. La velocità massima che poteva toccare era di 217 km/h e lo scatto tra 0 e 100 km/h si completava in soli 7,1 secondi. Come anticipato, rimase un concept e non fu mai prodotta in serie, ma presso il museo di Ingolstadt, è possibile vederla dal vivo.