Novità per Mercedes-Benz - Reportmotori.it
I colossi dell’automotive europeo stanno trovando nuove strade per fronteggiare la crisi. L’idea della Mercedes potrebbe risultare vincente.
L’industria delle quattro ruote tedesca sta vivendo una fase piuttosto complessa, con pochi per non dire nessun precedente storico. Si sono attestati a 2,68 miliardi di euro gli utili Mercedes-Benz nel primo semestre 2025, un crollo del 55,8% sullo stesso periodo dell’anno precedente, mentre il fatturato si è abbassato dell’8,6% a 66,4 miliardi. Con utili in picchiata e la morsa dei dazi americani da una parte e del boom dei nuovi brand cinesi dall’altra il marchio della Stella a tre punte ha bisogno di una svolta.
L’idea giusta potrebbe arrivare da una nuova concezione di mobilità. Arval e Mercedes-Benz Group hanno avviato negoziazioni per l’acquisizione, da parte francese, del 100% di Athlon, operatore europeo del noleggio a lungo termine con una flotta di oltre 400mila veicoli, di cui circa 56.000 in fleet management, presente in dieci Paesi. Giustamente se l’auto sta tornando a essere un bene di lusso irraggiungibile per la popolazione, come all’inizio del secolo scorso, in futuro vedremo una crescita esponenziale di noleggi a breve e lungo termine in base alle esigenze di una clientela sempre più incapace di gestire le spese di una vettura.
L’obiettivo dell’operazione è quello di diventare un co-leader della filiera nel Vecchio Continente, offrendo una flotta multi marca vicina ai 2,3 milioni di veicoli. Con l’esperienza Arval e i target di sostenibilità della Casa di Stoccarda si dovrebbe arrivare a una crescita media annua superiore alle 100mila unità negli ultimi tre anni. Il know-how delle aziende potrebbe determinare la creazione di un potente major europeo in grado di garantire una esperienza integrata e molto fluida per i clienti.
La presenza di Arval in mercati chiave come Paesi Bassi, Francia e Germania sarebbe ancora più estesa, mentre la partnership industriale con Mercedes-Benz Group potrebbe determinare un boom nel Regno Unito, Spagna, Italia, Portogallo, Belgio, Lussemburgo e Polonia. Per raggiungere questi ambiziosi obiettivi le parti in causa dovranno migliorare l’efficienza operativa e accrescere la qualità del servizio. Un aspetto positivo riguarda lo sviluppo di soluzioni di mobilità sempre più sostenibili, seguendo il diktat europeo sulla decarbonizzazione dei trasporti. La chiusura dell’accordo è prevista nel corso del 2026. Ne sapremo di più nelle prossime settimane, ma la strada appare tracciata.