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La Ferrari che ne vale quanto 60: è una delle più rare al mondo in assoluto, mai vista una roba così

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Davide Russo
Tempo di lettura: 2 minuti

La Casa modenese ha realizzato numerose vetture speciali e costose, ma non tutte le Ferrari sono uguali. Un gioiello del Cavallino è diventato un oggetto di culto.

Nel corso della sua storia Ferrari ha lanciato centinaia di proposte differenti sul mercato, con stime che indicano oltre 200 modelli totali, se nel computo si considerano le vetture da corsa e le edizioni speciali. I report rivelano la creazione di oltre 330.000 veicoli dal 1947 ad oggi, di cui oltre il 90% è ancora in circolazione. Ci sono supercar più speciali di altre e una in particolare farà le fortune di un collezionista disposto a tutto pur di inserirla nel suo garage.

In vendita una Ferrari molto speciale (Pixabay) Reporrtmotori.it

Nel corso dei decenni le Ferrari sono diventate degli investimenti sicuri. Molti milionari le acquistano senza nemmeno provare il brivido di guidarle. Sono opere d’arte e come tali vanno valutate. Prendete ad esempio la 250 GTO, considerata la madre di tutte le Ferrari da corsa, realizzata in poco meno di 40 esemplari tra il 1962 e il 1964, per prendere parte alle sfide del Campionato Internazionale GT, combinando un’aerodinamica curatissima per gli standard dell’epoca con una meccanica top.

All’asta una mitica Ferrari 250 GTO

Sotto il cofano elaborato da Scaglietti batte un cuore V12 Tipo 168/62 Comp da 2.953 cc, in grado di sprigionare circa 300 CV. Questo portento è associato a un cambio manuale a cinque rapporti, offrendo un piacere di guida estremo. Il telaio 3729GT all’asta è speciale perché è l’unica Ferrari 250 GTO consegnata nuova in bianco.

In vendita una iconica Ferrari 250 GTO (Media Mecum Auctions) Reportmotori.it

L’esperto proprietario Coombs introdusse alcune modifiche, come le feritoie sul cofano, una terza presa d’aria sul parafango e il tubo di ventilazione dell’abitacolo connesso a un faro anteriore. L’auto in questione ha ottenuto un trionfo di classe e svariati secondi posti, scendendo in pista su svariati tracciati britannici ed europei. È stata guidata da manici come Graham Hill, Jack Sears, Mike Parkes, Roy Salvadori e Richie Ginther.

Dal 1999 l’auto modenese fa parte della Jon Shirley Collection, periodo durante il quale è stata riportata alla livrea originale Bianco e usata in eventi esclusivi come il Pebble Beach Concours d’Elegance, il Cavallino Classic e il Goodwood Revival. Mai restaurata in senso invasivo, potrebbe essere battuta all’asta per cifre molto vicine ai 60 milioni di euro. Ripetiamo è un Picasso su quattro ruote, ma come una storia decisamente più eccitante.