Honda logo (ANSA) - Reportmotori.it
La Honda si ritrova costretta ad avviare una nuova fase di richiami, per via di una problematica molto seria che ha colpito uno dei modelli di punta. Ecco la decisione presa.
Il tema dei richiami è sempre più attuale nell’automotive di oggi, e coinvolge la totalità dei costruttori, anche i brand più famosi e solitamente considerati più affidabili. Qualche mese fa, la Toyota ha richiamato quasi un milione di veicoli per guai con il display digitale, ma non è la sola a dover affrontare un grave allarme. La Honda ha annunciato un richiamo su larga scala, per un problema che non può di certo essere considerato secondario.
Al giorno d’oggi, ancor di più che in passato, la sicurezza viene messa al primo posto dai costruttori, che non possono permettersi di rischiare la vita o l’incolumità dei clienti a causa di errori di produzione. In tal senso, la Honda dovrà intervenire su uno dei modelli più costosi e tecnologici della gamma, finito al centro di una controversia.
Le auto ad idrogeno non riescono a raggiungere livelli di diffusione più elevati, a causa di problemi legati alle infrastrutture ed agli alti prezzi di vendita. Tuttavia, qualche modello sul mercato è disponibile, ma i problemi non mancano. Secondo quanto reso noto dal sito web “Autoevolution.com“, una fonte solitamente molto affidabile per questo genere di notizie, la Honda CR-V e:FCEV è stata richiamata per rischio cortocircuito, scatenata dalla perdita di liquido refrigerante all’interno delle celle a combustibile.
Il guaio riguarda solamente il mercato USA, ma va affrontato con la massima urgenza. Un eventuale cortocircuito, nei casi peggiori, potrebbe provocare un incendio sui SUV ad idrogeno di casa Honda colpiti, visto che, nel momento in cui il liquido di raffreddamento entra nella scatola della pila della cella a combustibile, il cortocircuito stesso potrebbe nascere tra la piastra bipolare e l’alloggiamento della barra di supporto. I modelli finiti sotto accusa sono stati prodotti tra il giugno del 2024 ed il marzo del 2025, ed i proprietari dei veicoli coinvolti verranno ora avvisati, per poi riportare le loro auto in officina per le riparazioni.