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La FIAT 500 di “riserva” che quasi nessuno ha mai visto: c’era un grosso problema di fondo

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Giovanni Messi
Tempo di lettura: 2 minuti

La FIAT 500 è un nome storico dell’automotive italiano, che si sta rinnovando proprio ora con l’avvento della nuova versione ibrida. Anni fa, ne fu realizzato anche un modello di riserva.

Il 2026 sarà un anno decisivo in vista del rilancio della FIAT sui mercati globali, per via dell’avvento dei due nuovi SUV attesi nei prossimi mesi, la Grizzly e la Panda Fastback. Tuttavia, grande attenzione sarà riservata anche alla nuova 500 Hybrid, la cui produzione è partita alla fine di novembre presso lo stabilimento di Mirafiori, alle porte di Torino. Mediante questo storico modello, si punta a rilanciare l’impianto piemontese, che attraversa uno stato di grave crisi e che ha perso un gran numero di lavoratori negli ultimi anni.

FIAT 500 in mostra (ANSA) – Reportmotori.it

La nuova FIAT 500 Hybrid è stata lanciata nell’edizione limitata Torino, e monterà un motore 1.0 FireFly 3 cilindri da 65 cavalli di potenza massima, con sistema Mild Hybrid. L’obiettivo è quello di assemblarne almeno 100 mila unità annualmente, così da rilanciare i numeri di Mirafiori. Nelle prossime righe, vi parleremo di una sorta di antenata della 500, un modello poco conosciuto, ma molto avanzato tecnicamente.

FIAT, la FSM Beskid che non ebbe la fortuna sperata

Il focus della nostra analisi odierna non è però la FIAT 500, ma alcune auto straniere che, in qualche maniera, hanno dei legami con la celebre utilitaria italiana. Ci riferiamo alle FSM Beskid, una serie di prototipi di auto utilitarie polacche progettate da BOSMAL, risalenti periodo compreso tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta.

Nello specifico, furono realizzate come possibili eredi della FIAT 126p, ma il progetto fu abbandonato per mancanza di fondi. Tuttavia, erano modelli molto interessanti, dotate di un design aerodinamico che per l’epoca era molto moderno ed avanzato, con un Cx molto basso. Il motore, posteriore a benzina, aveva delle dimensioni contenute, con una potenza di 28 cavalli e 594 cc di cilindrata. La trazione era anteriore, ed un’altra innovazione emerge nella carrozzeria monoscocca.

Lo sviluppo del progetto fu affidato al Centro di Ricerca e Sviluppo BOSMAL, guidato da Wieslaw Wiatrak, tra il 1982 ed il 1986, ed alcuni test furono portati avanti sino agli anni Novanta. Il suo design influenzò quello della FIAT Cinquecento poi prodotta dalla FSM, che dal modello originale riprese alcuni aspetti tecnici, ma anche l’estetica si ispirò ad essa.