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Auto

Il motore più “sbilanciato” di sempre: marchio Audi per un progetto geniale

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Davide Russo
Tempo di lettura: 2 minuti

La Casa dei Quattro Anelli ha prodotto numerose auto di altissimo livello e il segreto si è sempre nascosto sotto al cofano.

Cosa rende speciale il marchio Audi? La sua maestosità deriva dall’incredibile affidabilità dei suoi motori. Il marchio teutonico è ancora oggi uno dei migliori del mondo in termini di performance ed efficienza. I tecnici hanno elaborato dei sei, otto, dieci, dodici e sedici cilindri.

Il magico motore di Audi (Media Press) Reportmotori.it

Audi ha primeggiato nelle principali competizioni motoristiche mondiali con motori non convenzionali. Dobbiamo fare un passo indietro e non pensare ai poderosi V12 o V8, ma ai cinque cilindri in linea (I5) di metà degli anni ’70. L’obiettivo di Audi era spingere la seconda serie della 100 (Tipo 43) più in alto nel mercato del lusso.

I motori a quattro cilindri esistenti ai tempi non avevano la necessaria potenza per competere ai massimi livelli. Gli ingegneri tedeschi presero, in primo luogo, in considerazione un sei cilindri in linea, ma la lunghezza e la distribuzione del peso di un’unità a sei cilindri non erano adatte alla piattaforma a trazione anteriore della vettura. Quindi per le dimensioni e per la raffinatezza si creò un motore a cinque cilindri che si avvicinasse a quello di un sei cilindri, pur mantenendo la relativa compattezza di un quattro cilindri.

Il magico motore di Audi

Il motore a benzina aspirato da 2,1 litri, I5, fece il suo esordio sull’Audi 100 5E del 1977, sprigionando 134 CV e 185 Nm di coppia. A far impazzire i clienti fu la sensazione al volante, soprattutto nei tratti misti. Ma come faceva un motore con un numero dispari di cilindri essere così all’avanguardia? L’ordine di accensione 1-2-4-5-3 andava ad alternare i cilindri adiacenti e distanti a 144 gradi di rotazione dell’albero motore, a sprigionare un ruggito inedito.

Il magico motore cinque cilindri dell’Audi (Media Press) Reportmotori.it

Nel 1979, il primo cinque cilindri turbo debuttò sulla Audi 200 5T, ma la vera rivoluzione seguì nel 1980: l’Ur-Quattro. Il suo motore I5 ​​turbocompresso da 2,1 litri montato longitudinalmente, associato al sistema di trazione integrale permanente, rendendo l’Audi un mostro di potenza. Le performance erano pazzesche già nei primi test, poi fu tutto perfezionato anno dopo anni per raggiungere la perfezione. L’evoluzione del motore a cinque cilindri dell’Audi ha compiuto 40 anni e, ancora oggi, fa impazzire i collezionisti. Quanto ci mancano questi progetti, in un mare elettrico che sta inghiottendo tutta la storia di top brand che avevano rivoluzionato l’automotive.