Ancora 58 giri poi sarà addio, lascia per sempre la Formula 1: stavolta è tutto finito (Ansa - reportmotori.it)
La F1 ad Abu Dhabi darà l’addio a una scuderia storica e sarà sicuramente un momento toccante.
Anche la più importante competizione a livello internazionale sa regalare alcuni momenti molto toccanti. I cambiamenti del resto sono sempre dietro l’angolo, anche perché sono necessari per poter garantire la crescita e costante della categoria.
Nel 2026 infatti ci saranno due nuove scuderie in griglia di partenza, con la più attesa di tutte che è l’Audi e poi vi è anche la Cadillac. Questo permetterà di accrescere il numero di piloti al via e soprattutto si darà la possibilità a due grandi marchi anche del settore delle auto di serie di poter provare a mettersi in mostra in pista.
I posti però passano da dieci a undici scuderie, questo significa che qualcuno dovrà spazio ad altri. Solo la Cadillac entra come undicesima scuderia, mentre per Audi si tratta di un passaggio di consegne, con la Sauber che cede i propri diretti ai Quattro Cerchi e ad Abu Dhabi sarà la sua ultima gara.
Non si può di certo dire che fosse una sorpresa, anzi la notizia che Audi prenderà il posto della Sauber dal 2026 è nota da diverso tempo. Certo è che un po’ lascerà quel senso di nostalgia, dato che la casa svizzera negli anni ha saputo mettere sotto contratto grandi piloti e portare avanti ricche collaborazioni.
Alla fine degli anni ’80 fu lei, nel mondo degli sport prototipi, a riportare la Mercedes nel settore delle corse e anche la prima storica sponsorizzazione Red Bull avvenne con la scuderia Sauber. Alfa Romeo ebbe modo di tornare in F1 grazie alla casa svizzera, dando modo di godersi campioni come Leclerc e Raikkonen.
Infine, dopo l’addio della casa italiana nel 2023, era giunto il momento di tornare per gli ultimi due anni in “singolar tenzone”. La Sauber si è goduta il podio di Hulkenberg a Silverstone e le prime gare tra i grandi di Bortoleto. Ad Abu Dhabi si chiuderà il cerchio, e dall’anno prossimo i suoi diritti sportivi passeranno ad Audi. Un cambiamento epocale e l’addo di una scuderia che non ha mai lottato per il titolo mondiale, ma che a suo modo ha saputo scrivere pagine leggendarie nel mondo dei motori.