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Audi quanto ha sborsato per prendersi Lamborghini? La cifra sorprende sempre tutti

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Davide Russo
Tempo di lettura: 2 minuti

Il brand Lamborghini è tra i più forti al mondo. In passato il Gruppo Volkswagen, tramite Audi, ha strappato l’affare della vita.

Il Made in Italy ha trovato la sua massima espressione di lusso e sportività in auto come Ferrari, Lamborghini, Alfa Romeo. Oggi andiamo a ripercorrere la storia di Lamborghini, strettamente legata all’identità territoriale, che ha fatto la fortuna del brand del Toro. Sedetevi comodamente in poltrona perchè sarà un viaggio avventuroso e movimentato tra alti e bassi, come la vita detta.

Lamborghini e Audi – Reportmotori.it

La vita, appunto, di un uomo dalle grandi capacità e intuizioni come Ferruccio Lamborghini è stata condita molto spesso da sfide, da provocazioni o da desideri. Fondata il 7 maggio 1963, già a capo della Lamborghini Trattori, la Casa emiliana ha scritto pagine indelebili dell’industria italiana delle quattro ruote. Il primo pensiero in merito alla Casa di Sant’Agata Bolognese è relativo a supercar leggendarie, che hanno riscritto il canone della sportività interpretando al meglio il significato dell’essere italiani.

Dopo il primo progetto fallimentare del prototipo 350 GTV, la Casa emiliana lasciò meravigliato persino Enzo Ferrari con lancio della coupé Miura. Dopo un periodo meraviglioso a cavallo tra la fine degli anni ’60 e gli anni 70, con l’unveiling della Countach LP400, il marchio di Sant’Agata Bolognese entrò in una crisi profonda. Alti e bassi, appunto, più bassi in quegli anni, che videro la Lamborghini in liquidazione. Un colpo pesante per l’uomo in grado di sfidare Enzo Ferrari.

La rinascita della Lamborghini

Il tribunale di Bologna accettò l’offerta di 3,85 miliardi dei fratelli francesi Patrick e Jean-Claude Mimran, imprenditori nel settore dello zucchero. La cessione dell’azienda arrivò il 23 maggio del 1981 e nacque la “Nuova Automobili Lamborghini”. I capitali arrivarono puntuali e l’attività a Sant’Agata Bolognese riprese a funzionare bene. Emil Novaro ricoprì il ruolo di amministratore e Giulio Alfieri di direttore tecnico. Sgarzi continuò alla direzione commerciale.

Il DNA termico Lamborghini (Media Press) Reportmotori.it

L’anima di Ferruccio fu perpetuata nel tempo con Jalpa e le varie versioni della Countach. Un giovane Horacio Pagani elaborò un prototipo chiamato Countach Evoluzione. Ma il vero boom arrivò in seguito. Dopo il periodo nero con Chrysler, nel 1994, l’azienda fu ceduta per appena 40 milioni di dollari. Nel 1995 la società venne ristrutturata e la proprietà della Lamborghini passò alla V’Power Corporation per il 60% e alla malese MyCom Bhd per il restante 40%.  Nel 1998 la Lamborghini fu comprata dall’Audi, rientrante nel Gruppo Volkswagen. All’epoca la Casa tedesca acquisì il marchio italiano per circa 100 miliardi di vecchie lire, 50 milioni di euro, mentre oggi vale circa 10 miliardi, quello che si può chiamare un affare stratosferico.