Stop alla circolazione, con la nuova direttiva questi automobilisti restano a piedi sino all'anno prossimo - reportmotori
Stop alla circolazione, la nuova direttiva lascia a piedi gli automobilisti. Sino all’anno prossimo non si potranno utilizzare macchine.
Le nuove normative sul fronte delle emissioni sono sempre più stringenti, al fine di limitare l’inquinamento e i danni causati dai veicoli nel corso dei decenni. Non soltanto dal punto di vista internazionale, con parametri sempre più rigidi da seguire per le aziende nella produzione dei modelli (oltre ovviamente alla infinita discussione sull’eventuale stop alla produzione di motori tradizionali) ma anche a livello locale.
Anche in Italia, soprattutto nelle grandi città, sono in vigore delle norme che puntano a tenere sotto controllo la qualità dell’aria e a migliorare l’impatto della mobilità sull’ecosistema, oltre che ad incentivare i cittadini a puntare su veicoli più sostenibili e a sostituire il vecchio parco auto del nostro paese. In molte città dello Stivale, molti veicoli ritenuti particolarmente inquinanti (solitamente coincidono con quelli più datati e ritenuti a maggior tasso di emissioni secondo l’omologazione prevista dall’UE) devono sottostare a delle importanti limitazioni sul fronte della circolazione.
Adesso, sono in arrivo delle importanti novità su questo fronte. Degli automobilisti dovranno sottostare a nuove limitazioni.
A Napoli il Comune ha ufficializzato una ordinanza antismog secondo cui, sino al prossimo 31 Marzo 2026, i motoveicoli e ciclomotori di omologazione inferiore o uguale ad Euro 2 e le automobili diesel sino ad ad Euro 5 non potranno circolare. L’orario del divieto va dal lunedì al venerdì, dalle 8:30 alle 18:30. Nella direttiva non sono ovviamente inclusi categorie speciali di veicoli come quelli destinati al trasporto pubblico, al soccorso, o destinati al trasporto di disabili. Chi si trova a guidare in città con questi veicoli sino al prossimo anno dovrà dunque trovare soluzioni alternative.
Il capoluogo campano è solo una delle molte città che nel nostro paese prevedono simili misure, da Roma a Milano, sino a Firenze, solo per citarne alcune. L’obbiettivo è, sorpattutto nelle città più turistiche, mantenere sotto controllo il livello di inquinamento e smog e accertarsi che le emissioni dei veicoli non superino la soglia di sicurezza imposta dai parametri dell’UE e dai piani regionali e nazionali in materia. Non senza critiche da parte dei tantissimi cittadini che si trovano ad essere coinvolti da questo tipo di provvedimenti e lamentano le difficoltà di sostituire il proprio veicolo e di fare a meno dell’auto.