Eni, ufficiale l'acquisto delle azioni: operazione da oltre un miliardo di euro, l'annuncio del colosso italiano (Reportmotori)
L’annuncio del colosso italiano di gas e luce ENI ha sorpreso tutti, è stato deliberato dopo l’assemblea dei soci
ENI rappresenta da decenni uno dei pilastri dell’industria italiana, un gruppo capace di evolversi nel tempo mantenendo un ruolo centrale sia nel panorama energetico nazionale sia nei mercati internazionali.
La sua presenza capillare, il peso economico e la sua influenza strategica la rendono una realtà unica nel nostro Paese. Per molti automobilisti italiani ENI è un punto di riferimento quotidiano, soprattutto per chi guida un’auto alimentata a GPL.
La quasi totalità delle pompe di GPL in Italia appartiene infatti alla rete ENI, un aspetto che rende il comportamento finanziario e industriale della società particolarmente rilevante anche per chi semplicemente fa rifornimento ogni giorno.
Le ultime operazioni annunciate dal gruppo sono state ben accolte dai mercati finanziari e quindi dagli investitori, relative al programma di acquisto di azioni proprie approvato dall’assemblea del 14 maggio 2025.
Il 17 novembre 2025 ENI ha acquistato 604.654 azioni per un controvalore di circa 10 milioni di euro. Il prezzo medio ponderato pagato dal gruppo per singola azione è stato pari a 16,5384 euro, una cifra in linea con l’andamento del titolo nelle ultime settimane. L’acquisto rappresenta lo 0,02 per cento del capitale sociale.
Questa operazione fa parte di un piano di buyback più ampio, avviato il 20 maggio 2025. Da quella data ENI ha riacquistato complessivamente 81.621.823 azioni, equivalenti al 2,59 per cento del capitale, con un investimento complessivo di circa 1,19 miliardi di euro.
Numeri che confermano la volontà del gruppo di sostenere la propria capitalizzazione e di rafforzare la fiducia degli investitori attraverso una politica di riacquisto strutturata e costante.
Considerando le azioni già presenti nel portafoglio aziendale, a oggi ENI detiene complessivamente 171.739.182 azioni proprie, pari al 5,46 per cento del capitale totale. Una quota rilevante che testimonia l’impegno del gruppo nel mantenere un equilibrio solido tra attività industriali e politiche finanziarie di valorizzazione del titolo.
Per gli automobilisti e per il mercato energetico italiano questi movimenti hanno un significato indiretto ma importante. Un’azienda solida dal punto di vista finanziario può investire con maggiore continuità nella propria rete distributiva, nella manutenzione degli impianti e nello sviluppo di nuovi servizi legati alla mobilità, inclusa quella a GPL.
Inoltre la stabilità di ENI ha un impatto sull’intero ecosistema della distribuzione di carburanti in Italia, un settore che negli ultimi anni sta vivendo un cambiamento profondo con l’arrivo di nuove tecnologie e nuove esigenze legate alla transizione energetica.
Le operazioni di buyback fanno parte di una strategia complessiva che contribuisce a mantenere ENI un punto di riferimento per milioni di automobilisti e per il sistema energetico nazionale.