Kia corre ai ripari per la sua berlina di punta (Ansa) Reportmotori.it
La Casa coreana dovrà correre ai ripari per la sua ammiraglia più amata negli Stati Uniti. Scopriamo cosa è accaduto per la Kia.
Kia, grazie a Hyundai, è diventata un punto di riferimento anche in Nord America. La crescita è stata verticale nel corso degli ultimi anni. La berlina K5 è venduta a livello globale in differenti versioni. Le vetture di prima generazione erano principalmente commercializzate come Optima, sebbene il nome Kia Magentis fosse usato in Europa e Canada quando le vendite iniziarono nel 2002.
Per la seconda serie il produttore ha utilizzato i nomi Kia Lotze e Kia K5 per il mercato sudcoreano e il nome Magentis a livello globale, tranne che in Nord America, in Malesia e in Medio Oriente, dove il nome Optima è stato conservato fino a Model Year 2021. Il nome K5 è stato scelto per tutti i mercati dall’introduzione della quinta generazione nel 2019. La K5 è la più classica delle berline adatta a una famiglia che cerca affidabilità senza investire un capitale. Una alternativa alla Volkswagen Passat e alla Honda Accord.
La vettura è finita sotto i riflettori questa settimana, ma non per i suoi dati di vendita. Sarebbe nato un problema tecnico che, nei casi peggiori, si sostanzierebbe in un incendio che divampa sotto il pianale posteriore, il cui rischio sta spingendo il costruttore coreano a richiamare 250.547 unità della quattro porte di medie dimensioni negli Stati Uniti.
In base a quanto riportato dalla National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA), il problema riguarda la valvola di controllo dello spurgo nel sistema di alimentazione del K5. L’aria pressurizzata può fluire dal collettore di aspirazione al serbatoio del carburante. In tal caso, il serbatoio potrebbe espandersi e le conseguenze potrebbero essere le fiamme. Una situazione incresciosa per il costruttore. Non c’è nulla di più pericoloso di un rischio di incendio a bordo.
Kia afferma di essersi resa conto dell’avaria dopo aver ricevuto diverse segnalazioni relative a perdite di carburante o al relativo odore. Gli ingegneri hanno individuato la causa principale nel deterioramento della valvola di ritegno del sistema di controllo dello spurgo, che consente alla pressione di aspirazione di accumularsi all’interno del serbatoio. Il richiamo riguarda gli esemplari con sotto il cofano il turbo T-GDI da 1,6 litri e non quello da 2,5 litri. Per ora non ci sarebbero state lesioni per i clienti, ma il maxi richiamo rappresenta un danno di immagine ed economico notevole per la Casa coreana.